DALLE RSA DEL VCO LA DENUNCIA DELLA SITUAZIONE IN CUI VERSA IL SETTORE

DALLE RSA DEL VCO LA DENUNCIA DELLA SITUAZIONE IN CUI VERSA IL SETTORE

Da 12 RSA del territorio riceviamo oggi e pubblichiamo integralmente il seguente comunicato di denuncia della situazione in cui versa il settore:

Un anno fa la quasi totalità delle RSA del VCO lanciarono un appello per sensibilizzare le Istituzioni  e l’opinione pubblica per l’assunzione di provvedimenti che potessero garantirne la sostenibilità. L’appello si concludeva con queste parole: 

“La situazione è seria, per non dire drammatica, e se non sarà affrontata con decisione e tempestività  la chiusura di molte RR.SS.AA. diverrà un destino ineludibile nel silenzio e disinteresse quasi  generale. Anche delle istituzioni che a parole dicono una cosa, ma nei fatti….. “ A distanza di un anno la situazione è sostanzialmente immutata, nonostante il quadro epidemiologico  si sia evoluto verso esiti più favorevoli. 

A parole tutti dicono che le RSA. siano da mettere in sicurezza nell’ambito di una riforma generale  del sistema che, grazie alle risorse del PNRR, possa trasformarle in reali soggetti erogatori di servizi  di qualità a più livelli: domiciliare, semiresidenziale e residenziale. 

Ma qual è la verità? 

A livello nazionale nulla è stato ancora deciso

A livello regionale, il tanto sbandierato sostegno alle RSA si è tradotto in alcuni provvedimenti  che poco o per nulla hanno inciso. Con effetti più di forma che di sostanza. 

Sostegno economico:  

1) la Regione ha stanziato 41 milioni di euro a favore di tutto il mondo socio-sanitario (tra cui le  RSA) per coprire in parte i maggiori costi sostenuti per far fronte al Covid-19 (DPI, spese per  sanificazione, ecc.). Purtroppo, tali risorse riguardano solamente i costi sostenuti fino al 30  giugno 2021, come se lo stato di emergenza si fosse concluso in quella data. 

2) La Regione Piemonte ha sbloccato le rette di degenza ferme dal lontano 2013. Purtroppo, a  fronte di un aumento dei costi (rinnovi CCNL, utenze, materie prime, ecc.) prossimo al 10%,  l’aumento delle rette previsto sia pari al 0,65%. 

3) A fine dicembre 2020 è stato dato molto risalto sugli organi di stampa alla notizia secondo la  quale la Regione, attraverso i canoni idrici, avrebbe pagato le bollette delle RSA. Oggi, a  distanza di ormai un anno e mezzo, nulla è dato sapere sul tema. 

Occupazione dei posti letto: 

Non vi è alcun dato strutturato che indichi qual sia la politica dell’ASL VCO, rispetto ai posti in  convenzione. Sono rimaste inevase le domande che ponemmo un anno fa: a) Quanti sono gli utenti ricoverati in regime di convenzione?  

  1. b) Qual è lo stato delle liste di attesa?  
  2. c) L’attività di valutazione da parte dell’Unità di Valutazione Geriatrica procede a pieno  regime? 
  3. d) Quante sono le pratiche avviate il cui iter non è ancora giunto a conclusione?  e) Quali tempistiche (realistiche) sono preventivabili per concludere tale iter? 

Carenza di personale: 

Mancano Medici, Infermieri e OSS. 

Per ciò che riguarda i Medici, la normativa vigente prevede che l’assistenza sanitaria degli  ospiti in convenzione in RSA venga garantita da medici nominati dall’ASL. In alcune realtà,  stante la carenza di medici, sono i Direttori Sanitari delle RSA che si stanno occupando di  questo aspetto sopperendo alle mancanze delle sanità pubblica. 

Per ciò che concerne gli Infermieri, il problema è nazionale. Mancano Infermieri, ma non vi  sono risposte concrete, fattibili e sostenibili. 

La Regione ha provato ad intervenire sul tema con alcuni provvedimenti che, nei fatti, si sono  dimostrati irrealizzabili o non hanno prodotto effetti concreti. 

Per ciò che riguarda gli OSS, la situazione (se possibile) è ancora più grave.

Ricordiamo che i corsi OSS, della durata di 1000 ore, non devono prevedere costi per i  partecipanti.  

La Regione Piemonte, attraverso il Fondo Sociale Europeo finanzia tali corsi, ma per un  motivo che ai più appare inspiegabile, ha deciso che per la Provincia del VCO ne sia  finanziabile uno solo all’anno. I 25 neo-OSS che vengono formati annualmente non sono  sufficienti per rispondere alla richiesta che proviene da tutte le strutture sanitarie, socio 

sanitarie e assistenziali pubbliche e private del territorio. 

Negli ultimi anni, infatti, attraverso fondi privati, sono stati istituiti cinque ulteriori corsi che,  tuttavia, non sono riusciti a coprire il fabbisogno. 

Recentemente la Regione Piemonte ha approvato un provvedimento che prevede la possibilità  di organizzare corsi che prevedano un contributo a carico dei partecipanti. Per diventare  operativo, però, mancano ancora alcune deliberazioni che definiscano quanto deve essere tale  contributo, i requisiti di accesso, ecc. Non abbiamo notizie dello stato dell’arte. 

E quindi? Quali sono le risposte possibili? 

La messa in sicurezza delle RSA, in termini di sostenibilità economica e gestionale attraverso: A livello regionale 

  1. Revisione del piano tariffario (rette di degenza) che riconosca i reali maggiori costi  sostenuti dalle RSA, attesa di una riforma complessiva del sistema; 
  2. Incremento dei posti letto in convenzione (o perlomeno il mantenimento dei livelli pre pandemia); 
  3. Un piano straordinario per l’organizzazione di un numero adeguato di corsi OSS a livello locale; 

A livello locale 

istituzione di un tavolo di lavoro strutturato, tra rappresentanti dell’Azienda sanitaria  locale, delle RSA, dei Sindaci per l’analisi dei problemi e la loro risoluzione, tra i quali il  più rilevante è la carenza di personale. 

Tutto ciò sarà possibile solo quando TUTTE le Istituzioni considereranno le RSA come parte  integrante del sistema sanitario e non come una scomoda e fastidiosa controparte. 

Se ciò non accadrà le RSA, chi prima e chi dopo, saranno costrette a chiudere, lasciando le famiglie  con enormi problemi gestionali dei loro cari e centinaia di persone e famiglia con seri problemi  occupazionali. 

2 Maggio 2022 

Fondazione Opera Pia dr. Domenico Uccelli onlus Cannobio 

RSA Samonini Rozio Balassi Domodossola 

Casa per gli anziani e la Comunità della Valle Antrona Montescheno 

RSA Massimo Lagostina onlus Omegna 

RSA Villa Serena Orta San Giulio 

Residenza Socio-Sanitaria Premosello-Chiovenda 

RSA “Cuore Immacolato di Maria” Re 

Casa di Riposo per Anziani Varzo 

Casa di Riposo Maurizio Muller Verbania 

Fondazione Istituto Sacra Famiglia onlus Verbania 

RSA Teresa Ceretti Villadossola 

RSA Villa Presibitero Vogogna

 

Nelle foro le RSA Muller e Sacra Famiglia di Verbania, Uccelli di Cannobio

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