DATI CONFORTANTI PER PIEMONTE, VCO E VERBANIA

DATI CONFORTANTI PER PIEMONTE, VCO E VERBANIA

A Verbania i positivi ammontano a 233 (-4), pari a 7,64 per 1000 abitanti.

L’odierno bollettino dei contagi della Regione vede a quota 21.437 (+293 rispetto a ieri), le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 2.839 in provincia di Alessandria, 1.145 in provincia di Asti, 790 in provincia di Biella, 2.090 in provincia di Cuneo, 1.999 in provincia di Novara, 10.319 in provincia di Torino, 985 in provincia di Vercelli, 940 nel Vco, 213 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 117 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale. I ricoverati in terapia intensiva sono 301 (-3 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.108. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.140. I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 102.082, di cui 51.725 risultati negativi.   L’Unità di Crisi della Regione comunica che il numero di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è 2.768 (143 in più di ieri): 262 (+29) in provincia di Alessandria, 99 (+1) in provincia di Asti, 114 (+10) in provincia di Biella, 286 (+11) in provincia di Cuneo, 230 (+11) in provincia di Novara, 1.417 (+58) in provincia di Torino, 153 (+14) in provincia di Vercelli, 166 (+8) nel Vco, 41 (+1) provenienti da altre regioni. Altri 1.667 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.   Il totale complessivo dei deceduti positivi al virus è di di 2.453, così suddivisi su base provinciale: 483 Alessandria, 123 Asti, 148 Biella, 181 Cuneo, 223 Novara, 1.029 Torino, 141 Vercelli, 99 Vco, 26 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

Via libera della Giunta regionale a 70.000 test sierologici sul personale sanitario. Si tratta di un piano di screening che verifichi, mediante l’effettuazione di test immunometrici IgG semiquantitativi, la risposta nei confronti del Coronavirus del personale del servizio sanitario, dei medici specialisti ambulatoriali, degli operatori del 118 che operano nel Servizio sanitario regionale e dei medici convenzionati (medici di base, guardie mediche e pediatri di libera scelta). Dagli esiti di questa indagine – osserva l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – contiamo di ottenere preziose indicazioni ai fini della ripianificazione delle misure di contenimento dell’epidemia e della conseguente attività ospedaliera e territoriale.

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