DOPPIO SPETTACOLO NEL PROSSIMO WEEK END AL MAGGIORE

DOPPIO SPETTACOLO NEL PROSSIMO WEEK END AL MAGGIORE
Per la Stagione Culturale Estiva al Maggiore, venerdì 23 luglio appuntamento con l’affilata ironia di GIOELE DIX, protagonista con lo spettacolo VORREI ESSERE FIGLIO DI UN UOMO FELICE. Un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità, sia essa ignorata, perduta, cercata o ritrovata. Un viaggio ispirato ai primi quattro canti dell’Odissea, in cui Telemaco, figlio di Ulisse va alla ricerca del padre mettendosi in cammino tra mare e terra in un percorso che sarà anche di crescita, di presa di coscienza di sé.  Perché c’è sempre un momento nel quale il figlio può decidere di non essere più figlio e iniziare a esplorare la sua vita e percorrere la sua strada.
I biglietti si acquistano online dal sito www.ilmaggioreverbania.it al link https://toptix1.mioticket.it/fondazioneilmaggiore/, presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico Urp del Comune, sede di piazza Garibaldi 15 a Pallanza, nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30, presso la biglietteria del Teatro la sera dello spettacolo dalle ore 18. Restano validi i biglietti acquistati per lo spettacolo del 2020; basterà recarsi presso la biglietteria de Il Maggiore per la sostituzione con i titoli d’ingresso datati 2021.

Sabato 24 luglio il Maggiore accoglie la prima assoluta di LA NEVE DELLE RONDINI, il nuovo spettacolo di Marco Albino Ferrari, uno degli eventi più attesi dell’Una Festival. Quando si dice Alpi, subito vengono in mente le località alla moda: Courmayeur, Cervinia, Cortina… In realtà questi luoghi dell’industria del turismo non sono che spazi circoscritti nel ben più vasto “arcipelago alpino”. Oltre alle montagne da cartolina si apre un mondo in gran parte sconosciuto e semi-abbandonato dopo lo spopolamento degli anni Sessanta e Settanta, il mondo raccontato in “La neve delle Rondini”. Marco Albino Ferrari, giornalista, scrittore e sceneggiatore, racconta storie sorprendenti di questi luoghi e accompagna il pubblico fra i ricordi dell’antica società montanara, narra l’epica della scoperta delle alte quote, i processi di rinaturalizzazione di intere vallate, fino alla contemporanea comparsa dei “nuovi montanari”. Nel monologo sono protagonisti tre luoghi simbolo delle “Alpi che rinascono”, esempi virtuosi di una “nuova cultura del limite”: il Parco Nazionale della Val Grande con la sua “piccola capitale” Cicogna; Ostana e il Parco del Monviso; il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Ad accompagnare i testi dell’autore le musiche originali e gli effetti sonori di Francesco Zago, il montaggio video e gli effetti speciali di Mara Colombo.  Per i biglietti vedi sopra.

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