A seguito di specifica attività d‘indagine, la Squadra Mobile della Questura del Vco ha dato esecuzione all‘Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere emessa da Gip presso il Tribunale di Verbania nei confronti di un cittadino italiano classe ‘66 (O. V.) residente nell‘hinterland milanese e una cittadina cinese classe ‘67 (Z. L.), ritenuti responsabili con altri indagati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione nonché di favoreggiamento dell‘immigrazione clandestina.
L‘attività investigativa prendeva le mosse da numerose segnalazioni pervenute dalla cittadinanza e dall‘attività di monitoraggio svolta dalla Squadra Mobile di Verbania, dei canali pubblicitari impiegati dalla criminalità per la promozione di attività di prostituzione di donne cinesi. Veniva effettuato un intervento presso un appartamento a Stresa, locato da O. V. Successivi approfondimenti accertavano che lo stesso, oltre all‘appartamento di Stresa, aveva stipulato, dal 2017 ad oggi, ben 21 contratti di locazione, anche in contemporaneità, in diverse regioni del Norditalia. Contratti di locazione prevalentemente ad uso abitativo, per abitazioni aventi le medesime caratteristiche, rappresentate dal basso costo, dall‘essere ubicate in località di intenso passaggio e in prossimità di stazioni ferroviarie. Al fine di appurare la destinazione degli altri immobili locati dall‘indagato, venivano eseguite mirate perquisizioni domiciliari e personali in collaborazione con le Squadre Mobili territorialmente competenti. Nel corso di tali attività, veniva riscontrato che in tali appartamenti erano presenti ragazze cinesi, molte delle quali irregolari sul territorio nazionale reclutate per l‘esercizio del meretricio. L‘uomo locava fittiziamente per esigenze abitative, contemporaneamente, svariati appartamenti, destinandoli tutti, con il concorso della donna all‘alloggio di ragazze cinesi, alcune clandestine sul territorio nazionale, dedite all‘esercizio della prostituzione. La straniera, con altre due connazionali indagate, svolgeva funzioni di mama san, istruendo e controllando le nuove ragazze, e fornendo loro l‘occorrente e la logistica per l‘esercizio della professione.
I due soggetti erano già noti alle Forze dell‘Ordine poiché coinvolti in precedenti inchieste inerenti ai delitti di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell‘immigrazione clandestina. La protrazione nel tempo dell‘attività illecita, che è continuata anche nel periodo dell‘emergenza sanitaria legata al Covid, il numero dei soggetti passivi del reato, ossia delle donne sorprese a prostituirsi negli alloggi, in diverse e distanti località lascia ipotizzare l‘esistenza di solidi legami e contatti degli indagati con ambienti criminali dediti al reclutamento di donne cinesi da destinare alla prostituzione. I solidi elementi indizianti raccolti hanno permesso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verbania di chiedere e ottenere l‘applicazione della misura cautelare nei confronti degli indagati. L‘uomo è stato rintracciato dagli Agenti della Squadra Mobile di Verbania nei pressi della sua abitazione nella periferia di Milano ed è stato associato alla Casa Circondariale di Monza, mentre la donna è risultata irreperibile sul territorio nazionale.