DUE INCONTRI CULTURALI SU FAMIGLIA, INDIVIDUO E SOCIETA’

DUE INCONTRI CULTURALI SU FAMIGLIA, INDIVIDUO E SOCIETA’

Due incontri culturali sono in programma venerdì 3 maggio.   Con l’incontro “La famiglia è superata?” si chiude alle ore 21 la rassegna stagionale dei “Caffè” organizzati dal Vicariato dei Laghi della Diocesi di Novara all’Oratorio San Vittore di Intra. Il tema è dunque quello della famiglia, spesso oggetto di dibattito e acceso confronto, considerata da sempre come nucleo essenziale e fondamento della società, ma negli ultimi tempi oggetto anche di una visione critica e di forti discussioni.  Papa Francesco, in tema di famiglia, ha dichiarato: “Oggi vediamo e viviamo su diversi fronti come la famiglia venga indebolita, come viene messa in discussione. Come si crede che essa sia un modello ormai superato e incapace di trovare posto all’interno delle nostre società che, sotto il pretesto della modernità, sempre più favoriscono un sistema basato sul modello dell’isolamento. E si insinuano nelle nostre società […] colonizzazioni ideologiche che le distruggono, e finiamo per essere colonie di ideologie distruttrici della famiglia, del nucleo della famiglia, che è la base di ogni sana società”.  Per approfondire il tema ospite e relatrice è  la nota giornalista e scrittrice Costanza Miriano, autrice in particolare di “Sposati e sii sottomessa”, dedicato alle donne e “Sposala e muori per lei”, dedicato agli uomini, due fortunati testi nei quali ha sostenuto la visione cristiana del matrimonio.

Alle ore 17 invece al Centro eventi Il Maggiore viene presentato il libro “Un nuovo individualismo?”, affrontando con gli autori Paolo Volontè e Carmen Leccardi il tema dell’individuo nella società attuale. Organizza la Fondazione Il Maggiore, l’ingresso è libero.   L’importanza assegnata all’individuo è un carattere essenziale della società moderna. Ma l’individualismo ha una storia e delle fasi. Negli ultimi decenni si è parlato molto di un “nuovo individualismo”.  L’individualismo universalista della modernità trionfante non è stato meramente sostituito, in un’ottica privatistica, dall’auto-referenzialità degli individui resi socialmente più fragili dall’espansione delle logiche del consumo e dalle “tirannie dell’intimità”. Con un percorso parallelo, si sono andate delineando nuove esperienze di socialità e di partecipazione. In un clima di intensa accelerazione sociale, il vuoto lasciato dall’indebolimento delle forme di organizzazione politica degli ultimi due secoli, ma anche delle forme del pensiero che hanno accompagnato la parabola della modernità, non è stato ovviamente colmato. Proprio per questo l’approfondimento analitico di questi processi appare urgente, perché può contribuire a gettare luce sulla relazione tra crescita dell’individualismo, forme del legame sociale e dinamiche di partecipazione civile. È evidente che il fenomeno è ricco di sfaccettature: due famiglie di interpretazioni si contrappongono. La prima sottolinea come la nuova compressione temporale, e il culto dell’urgenza che la accompagna, influisca negativamente sulle forme di partecipazione e sulla costruzione del legame sociale, spingendo verso l’atrofia del sé pubblico e verso il privatismo. La seconda abbraccia una visione contrapposta, secondo la quale gli aspetti in luce del “nuovo individualismo”, intrecciati a forme di socialità ancora in parte da esplorare, possono prevalere sui suoi tratti in ombra, legati per esempio alla mancata adesione a principi astratti a carattere universalistico.

 

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