ELEZIONI: VACCINAZIONI E ALTRO

ELEZIONI: VACCINAZIONI E ALTRO

Sono disgustato per il modo in cui alcuni partiti calano scelleratamente un tema delicato come quello delle vaccinazioni in campagna elettorale, facendone tema di scontro elettorale superficiale e privo di fondamento scientifico.  E’ inconcepibile che essere pro o contro la vaccinazione obbligatoria arrivi a identificarsi con essere di sinistra o di destra! Vorrei sentire qualcuno dire: “Non parlo di vaccinazione in campagna elettorale e invito tutti i partiti, piccoli e grandi, vincitori e vinti, ad un serio e responsabile approfondimento congiunto  della questione dopo il voto”. Gli darei subito il mio voto.   E’ quanto ci scrive un lettore inducendoci ad aprire una finestra sulla campagna elettorale in corso che avanza in un susseguirsi di promesse insostenibili e inopportune fatte agli elettori: e non è un’accusa qualunquistica, ma semplicemente la constatazione di ciò che caratterizza questa fase politica e su cui del resto ciascuno può ragionare e fare le proprie valutazioni. Una campagna di cui, come organo di informazione locale, ci occuperemo solo per eventuali interventi  di politici ed elettori del territorio o per questioni che con esso abbiano a che fare.

E’ di oggi un intervento del consigliere comunale della Lega Stefania Minore a proposito del sistema di candidature del Movimento 5 Stelle:  Tanti attivisti storici esclusi senza l’applicazione di un regolamento , ma sulla base dei pettegolezzi. E nel Vco? Altro che cambiamento e trasparenza, nessuno può visionare le liste dei candidati e inoltre agli esclusi non è giunto nessun avviso . Questi poveretti si sono anche fatti campagna elettorale sui social mettendoci la faccia . Cosa penseranno le persone della loro esclusione? Che erano incandidabili?

Un altro lettore polemizza contro le reazioni a non finire suscitate dagli errori grammaticali in cui incorre un noto candidato:  Si valuta in  base ad elementi insignificanti, perdendo di vista ciò che veramente conta nel valutare le persone, la loro onestà e i loro programmi.  Osservazione anche condivisibile, non c’è che dire, anche se resta legittimo auspicare che a proposito di economia e di altri temi squisitamente politici ci sia una dimestichezza maggiore di quella dimostrata nei confronti della lingua italiana ….

 

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