Strada del Cuore è il viaggio che mi ha salvato la vita, quando sognando quella palla di metallo (il globo installato nel 1978 che è diventato simbolo dell’altopiano di Capo Nord, immortalato in migliaia di foto e diventato esso stesso luogo di turismo, ndr) sono rinato in seguito a una depressione molto forte. Quel viaggio – in moto, all’epoca – fu catartico, tanto da trasformarmi in un nuovo Elia, quello che ora conoscete, che viaggia, fa viaggiare gli altri ed è innamorato dello sport, un’arma potentissima per connetterci alla natura e soprattutto a noi stessi. Con queste parole il verbanese Elia Sacchelli, classe 1986, cicloviaggiatore, guida MTB, amante e divulgatore della cultura dello sport, esprimeva il proprio legame alla simbolica sfera di Capo Nord e il desiderio di tornarci in una forma nuova, per sè stesso come sfida personale e per altri, raccogliendo donazioni per aiutare concretamente i progetti di Angsa Vco. Ora Sacchelli ha concluso la nuova impresa della Strada del Cuore da Verbania a Capo Nord, avendo percorso dallo scorso 28 luglio la distanza che separa il lago Maggiore e Capo Nord con tre modalità differenti, corsa, pattini e bicicletta. Le prime impressioni: Ho provato a scrivere diverse volte ma non riesco a trovare delle parole adeguate. Quindi taccio. Molti i pensieri e le emozioni tra cui scegliere. Ci saranno sicuramente pagine bianche da riempire. Per ora posso dire solo una cosa: a volte tutto ci viene contro per darci la possibilità di capire quanto teniamo a qualcosa. Io ci tenevo davvero evidentemente. Ora mi trasferisco nella zona dove organizzare il rientro a casa e prenderò le giornate per riposare e sedimentare le bellissime emozioni e pensieri. Nel frattempo che continui la bellissima volontà solidale, grazie a tutti voi questo viaggio si sta arricchendo del valore più bello: aiutare il prossimo con i nostri sogni.