EX ACETATI, ATTO DI INDIRIZZO PER IL PIANO PARTICOLAREGGIATO

EX ACETATI, ATTO DI INDIRIZZO PER IL PIANO PARTICOLAREGGIATO

Torna di attualità la destinazione dell’area ex Acetati. La giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo per iniziare un percorso verso la predisposizione di un Piano Particolareggiato per la riqualificazione dell’area produttiva dismessa ex Acetati. Ecco il comunicato diffuso:
L’area occupata dalla società Acetati, presso lo storico compendio produttivo realizzato a Pallanza lungo viale Azari sorto nel 1929, ha un’estensione di ben 150 mila mq. Acetati ha cessato l’attività produttiva nel dicembre 2010 e avviato le attività di smantellamento degli impianti; successivamente il Tribunale di Alessandria, a metà 2019, ha dichiarato il fallimento della società Acetati Immobiliare S.p.a. confermata dalla Corte di Appello di Torino. Un’area strategica che occupa una porzione rilevante del settore urbano del quartiere di S.Anna e che risulta baricentrica rispetto agli abitati di Pallanza e Intra.
Ricordiamo che l’Amministrazione Comunale ha aderito a EUROPAN 15, programma europeo di progettazione, che ha visto la presentazione di numerosi progetti legati a una idea di rilancio dell’area, con due progetti ritenuti vincitori che saranno presentati in workshop dopo l’estate.
Ricordiamo che l’attuale Piano Regolatore prevede che il riuso dell’area sia subordinato alla preventiva formazione di un Piano Particolareggiato che preveda, in linea generale, destinazioni residenziali, terziarie, pubbliche, artigianali e industriali, con esclusione delle attività di tipo insalubre.
Per questo la Giunta comunale ha deciso di avviare il percorso verso la predisposizione del Piano Particolareggiato, per disciplinare unicamente il compendio immobiliare riferito all’ex proprietà Acetati Immobiliare S.p.a. Un Piano Particolareggiato che preveda le seguenti destinazioni d’uso ammissibili:
– servizi pubblici e/o di interesse pubblico, con particolare riferimento alle funzioni scolastiche;
– aree a verde pubblico, con particolare riferimento alle attuali aree verdi lungo via Olanda e viale Azari;
– attività terziarie e direzionali (art.15 comma 1 lettera c) delle N.A. del P.R.G.), attività produttive e artigianali non nocive e moleste a basso consumo di suolo;
– attività legate al tempo libero sport e svago con una puntuale progettazione dei percorsi ciclo pedonali longitudinali e trasversali che consentano collegamenti tra corso Europa e via Olanda e tra l’area di Madonna di Campagna e via Belgio ed un percorso viabile di servizio di collegamento tra Madonna di Campagna e via Olanda;
– un’area di rispetto e valorizzazione della Chiesa di madonna di Campagna.

“L’obiettivo principale – afferma il sindaco di Verbania Silvia Marchionini – è di aprire un ampio confronto con le forze politiche, sociali ed economiche e con la città, per confrontarsi sui contenuti del piano per evitare che, dopo il fallimento, l’area rimanga bloccata per decenni, prevedendo l’avvio di momenti partecipativi/consultivi. Una scelta in linea con quanto contenuto nel Piano Regolatore e che ha, anche, come obiettivi il completamento della bonifica (un percorso ancora più lungo dopo il fallimento) e il recupero dell’area anche in chiave pubblica (e su questo si è dato mandato all’ufficio legale di studiare le possibili pretese, partendo da riscontri in atti del 1929 legati alla proprietà pubblica). C’è la necessità di coinvolgere sia il Governo (ed per questo che abbiamo iniziato a confrontarci con l’on. Borghi) sia la Regione Piemonte e i suoi rappresentanti, auspicando e ricercando il sostegno del Presidente Cirio: il tutto per coordinare e definire un’idea di intervento pubblico su quest’area attraverso l’odg del 31 ottobre”.

“Un’idea, quella dell’Amministrazione Comunale – afferma l’onorevole Enrico Borghi – che trova il mio sostegno e mi adopererò per mettere in relazione il Governo centrale e la Regione, per provare a ridisegnare insieme un’area strategica per lo sviluppo di Verbania e non solo”.

“Cercheremo di convincere il Governo a metterci a disposizione le vaste competenze di Invitalia – conclude l’assessore all’urbanistica Giovanni B. Margaroli – l’Agenzia nazionale di proprietà del Ministero dello Sviluppo Economico, uno strumento necessario per avere un supporto strategico per lo sviluppo e l’occupazione, visto che si occupa della rigenerazione e del rilancio delle aree di crisi. La strada non sarà breve ma, dopo il fallimento della società Acetati, c’è la necessità di mettere in campo un progetto condiviso che disegni il futuro della città ridando all’area un ruolo centrale sia dal punto di vista paesaggistico che funzionale”.

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