FEDERCONSUMATORI DI VERBANIA OSPITE DI “MI MANDA RAI TRE”

FEDERCONSUMATORI DI VERBANIA OSPITE DI “MI MANDA RAI TRE”

Federconsumatori di Verbania, in persona del responsabile del proprio ufficio legale Enzo Iapichino, lunedì 11 giugno  alle ore 10  parteciperà in diretta alla trasmissione MI MANDA RAI TRE. Si discuterà delle problematiche relative ad Equitalia – Agenzia delle Entrate Riscossione. 

Premesso che Equitalia, nel procedimento esattoriale di riscossione, deve notificare al contribuente presso la sua residenza la cartella di pagamento e  l’intimazione di pagamento e che solo dopo la corretta notifica di questi due atti, si potrà procedere al pignoramento dei beni del debitore,  ecco segnalato dall’avvocato Iapichino il caso capitato alla signora B. che nel giugno 2009 ha trasferito la propria residenza da Gattico a Borgomanero.

Nel settembre 2014 Equitalia pignorava un quinto della retribuzione mensile della B. La stessa era incredula in quanto in passato non aveva mai ricevuto le cartelle di pagamento. Rivoltasi dunque alla Federconsumatori, sede di Verbania, intraprendeva la propria lotta con gli Avv. Enzo Iapichino e Antonio Petrongolo. Nonostante il tentativo di composizione bonaria della lite, Equitalia rifiutava la transazione,  continuando quindi nel pignoramento. I due legali intraprendevano l’azione giudiziaria presso il Tribunale di Novara a dicembre 2014. Durante la causa sono emerse gravi negligenze e responsabilità a carico di Equitaia, quali la notifica degli atti presso la precedente residenza di Gattico e nessuna a Borgomanero. Le notifiche erano dunque tutte nulle. Inoltre le cartelle di pagamento non sono mai state depositate in giudizio da Equitalia.

Il Giudice Valecchi rilevava quindi che Equitalia non aveva diritto di procedere al pignoramento, sia per le errate notifiche, sia per la mancanza delle cartelle di pagamento. Il procedimento si è concluso a novembre 2016 quando Equitalia è stata condannata a restituire il capitale pignorato, a pagare tutte le spese processuali, e a risarcire B. della somma di € 1.215,00 per aver eseguito il pignoramento senza averne il diritto. La vicenda ha avuto fine a gennaio 2017 quando Equitalia ha totalmente pagato tutte le somme per cui era stata contestata. In tale occasione l’avvocato Iapichino, che da diversi anni gestisce l’Ufficio Legale della Ferderconsumatori Verbanese, precisava che tale sentenza costituisce un’importantissima decisione giurisprudenziale a sostegno della lotta dei cittadini contro Equitalia, in quanto finalmente l’Agente della Riscossione è stato condannato al risarcimento dei danni per aver agito con colpa grave a danno del contribuente.

B.  a dicembre 2017 ha ricevuto, da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia), due intimazioni con le quali si richiede il pagamento di due precedenti cartelle che la stessa Brizzi non ha mai ricevuto. Anche questa volta le due cartelle di pagamento non sono mai state notificate, bensì indirizzate come al solito al vecchio indirizzo di Gattico, e come al solito in parte prescritte. L’Agente della Riscossione, con queste richieste di pagamento, ha paradossalmente ed incredibilmente commesso lo stesso errore, con le stesse modalità e con le stesse colpe, già censurati e sanzionati dal Tribunale di Novara. B. si è di nuovo rivolta alla Federconsumatori, e i due legali si sono subito attivati presso il Giudice di Pace di Novara per richiedere l’annullamento del credito.  “E’ assurdo  – dichiara Iapichino – che siano state commesse le stesse violazioni già sanzionate dal Tribunale di Novara, e a distanza di un anno dal pagamento di quella sentenza. Io e il collega Petrongolo, grazie anche all’importante supporto logistico dell’Avv. Nadia Ratti del Foro di Novara, ci siamo attivati immediatamente, impugnando le due intimazioni, richiedendone l’annullamento e il doveroso risarcimento per aver commesso le medesime violazioni. Ovviamente in giudizio depositeremo la sentenza emessa a novembre 2016 e lotteremo affinché la giustizia accerti ancora tali gravi violazioni a danno del contribuente”.

Aggiunge la signora B.:   “Pensavo che con la sentenza del Tribunale di Novara l’incubo durato due anni fosse terminato, invece mi ritrovo nella stessa identica situazione, e sempre per cartelle che non ho mai ricevuto. Le richieste di pagamento mi sono arrivate poco prima di natale e, anche questa volta, ero incredula. Confido nuovamente nella giustizia. La volta scorsa, ancor prima di pagare, ho avuto il coraggio di verificare le loro richieste e di poter così tutelare i miei diritti. Invito i cittadini Italiani, quando ricevono cartelle da Equitalia, a verificare ogni singola richiesta di pagamento”.

Nella foto l’avvocato Iapichino

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