Il responsabile di Federconsumatori Verbania, Orazio Filocamo, informa che una sentenza del Giudice di Pace di Verbania, ha condannato la compagnia telefonica WindTre Spa a restituire al cittadino verbanese R.G. 2.110,57 euro oltre interessi e spese giudiziali. La vicenda ha inizio nel maggio 2017, quando l’utente stipula un normalissimo contratto per la sola navigazione internet con limite di 30 giga per 20 euro al mese, da pagarsi con domiciliazione bancaria. WindTre però in seguito inspiegabilmente emetteva bollette molto esose, quasi da 700 euro a bimestre, con causali “costo chiamate” e “servizi a sovrapprezzo”. L’utente, accortosi dei prelievi dal conto corrente, revocava la domiciliazione bancaria, formulava i reclami richiedendo la restituzione delle somme ed esercitava il diritto di recesso dal contratto. Il “costo chiamate” era infatti tecnicamente impossibile in quanto l’abbonamento era dedicato alla sola navigazione internet, mentre i “servizi a sovraprezzo” non erano mai stati richiesti. WindTre però non solo non forniva prova dell’effettivo utilizzo di tali servizi, ma addirittura continuava ad emettere bollette esose come se il recesso non fosse mai avvenuto. L’utente, esasperato dal comportamento di Wind che negava la restituzione delle somme, assistito dal legale di sede Enzo Iapichino, era quindi costretto a rivolgersi alla giustizia ordinaria, intraprendendo la battaglia giudiziaria nel settembre 2019. Anche in giudizio la compagnia telefonica non forniva prova dell’esistenza e dell’utilizzo di quei servizi. La sentenza condannava quindi WindTre a restituire la somma di 2.110,57 euro illegittimamente prelevata dal conto corrente, oltre le spese giudiziali e gli interessi. La vicenda rientra probabilmente in indagini condotte da Guardia di Finanza e Procura di Milano, che stanno accertando illegittima attivazione di servizi a sovraprezzo all’insaputa degli utenti, gravandoli di costi non richiesti e generando un volume d’affari di circa 12 milioni di euro, adesso sottoposti a sequestro preventivo. La sentenza costituisce un’altra importantissima decisione a tutela dei diritti dei consumatori sempre più vessati dal comportamento di compagnie telefoniche. E che non sia un caso isolato lo dimostra il fatto che attualmente si stanno valutando procedimenti giudiziali verso altre compagnie per prelievi illegittimi e violazione del diritto di recesso.
FEDERCONSUMATORI VERBANIA, ANCORA UN SUCCESSO CONTRO UNA COMPAGNIA TELEFONICA
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