FILIPPO GANNA NEL TRITACARNE DELLA POLEMICA

FILIPPO GANNA NEL TRITACARNE DELLA POLEMICA
Giorni di polemiche investono Filippo Ganna.  Il settimo posto nella prova mondiale a cronometro, indubbiamente inferiore alle attese, e la scelta dell’8 ottobre per l’attacco al record dell’ora proprio nello stesso giorno del Giro di Lombardia, considerata da alcune testate sportive inopportuna, ridanno fiato a coloro che esprimono riserve sulla gestione e sulle scelte del nostro campione.  Ma se ciò resta nell’ambito sportivo, c’è un altro polverone social che sconfina nel mondo della politica.  Sotto accusa è infatti il disegno esposto sul casco di Ganna durante la prova iridata che alcuni organi di informazione accostano alla Fiamma Tricolore dello storico partito di destra ripresa da Fratelli d’Italia, il tutto naturalmente amplificato dall’attuale clima politico a pochi giorni dalle elezioni in quanto potrebbe configurare una sorta di assist ad uno dei partiti in lizza. Va però subito precisato che autore del disegno è Stefano Barzaghi, che da anni disegna decori di caschi, scarpe e biciclette di corridori. E  lo stesso Barzaghi è intervenuto per esprimere la propria sorpresa  negando ogni implicazione politica e spiegando che il disegno in questione non rappresenta neppure una fiamma, bensì tre fulmini incrociati con i colori della bandiera italiana.  Basterà per far rientrare il caso e rintuzzare ogni polemica?
Intanto il ct della Nazionale su pista Marco Villa respinge e dichiara incomprensibili anche le critiche piovute su Ganna per il tentativo del record sull’ora concomitante con il Giro di Lombardia. Villa aggiunge che si tratta di una scelta condivisa, che i due eventi si svolgono in ore diverse e che il tentativo è compatibile con la preparazione ai mondiali su pista in programma pochi giorni dopo.

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