FIRMOPOLI, ACCOLTI I PATTEGGIAMENTI CON PENE DA 5 A 10 MESI

FIRMOPOLI, ACCOLTI I PATTEGGIAMENTI CON PENE DA 5 A 10 MESI

La  vicenda della “firmopoli” verbanese si conclude con l’accoglimento da parte del Gup del Tribunale delle richieste di patteggiamento degli 8 imputati  per le firme false a sostegno delle liste  durante la campagna elettorale delle elezioni comunali.  Per l’accusa di firme false Luigi Songa ha patteggiato 10 mesi e 15 giorni, Marco Zacchera 10 mesi, Antonio Tambolla, Marco Campanini e Antonio Di Tullio 7 mesi.  Per l’accusa di mancata presenza mancata presenza al momento delle firme Giuseppe Grieco, Diego Brignoli e Giulio Lapidari hanno patteggiato 5 mesi e 20 giorni.  Per  le parti civili i risarcimenti saranno determinati in sede civile, mentre gli imputati dovranno pagare le loro spese legali. Disposto un supplemento di indagini per la posizione di Silvia Magistrini. Sul patteggiamento ecco un commento della Procura a firma del procuratore facente funzioni Fabrizio Argentieri: Il quadro emerso fin dall’inizio delle indagini ha da subito evidenziato un dilagante e grave comportamento in palese violazione delle Leggi vigenti in materia elettorale e dei doveri d’ufficio del pubblico amministratore; comportamenti purtroppo riconducibili a uomini politici – anche di esperienza – rappresentanti della quasi totalità delle liste in campo alle Comunali verbanesi del 2014. In un quadro di un’acclarata serie di innumerevoli irregolarità, in alcuni casi addirittura con comportamenti che costituiscono gravi reati, l’avere richiesto l’applicazione della pena su richiesta delle parti, da parte degli imputati, conferma la bontà e il rigore della attività investigativa degli inquirenti e della pubblica accusa, alla quale, alla luce dell’esito odierno, viene riconosciuta ragione su tutta la linea.  Va ricordato, che la legge equipara il ” patteggiamento ” ad una pronuncia di condanna.

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