FORZA ITALIA INTERVIENE SUL CENTRO EVENTI

FORZA ITALIA INTERVIENE SUL CENTRO EVENTI

Sulle recenti dichiarazioni del sindaco Silvia Marchionini a proposito del centro eventi, riceviamo il seguente comunicato di gruppo consiliare e coordinamento cittadino di Forza Italia:

Leggiamo, nel contesto delle esternazioni agostane del sindaco, a proposito della ricerca di un esperto per redigere il piano di gestione del Cem, alcune considerazioni che meritano una doverosa puntualizzazione.
Il sindaco afferma di aver ereditato un cantiere fermo con un’incertezza sulle risorse. Il sindaco ignora, forse perché’ allora era ancora sindaco a Cossogno, che ad agosto 2013 sono iniziati i lavori di costruzione del Cem, con la demolizione dell’arena e la realizzazione delle fondazioni. A giugno 2014, dunque, la Sig.ra Marchionini, trasferitasi nel frattempo dal Comune di Cossogno a quello di Verbania, non ha ereditato un cantiere fermo, bensì un cantiere che stava procedendo secondo un cronoprogramma già’ stabilito. Quanto alle risorse e’ appena il caso di ricordare che esse erano a disposizione già’ dal 2012 allorché’ la Regione ha ammesso la finanziabilità’ del Cem con il PISU. Ovviamente la Regione ha provveduto ad erogare i finanziamenti delle somme stanziate ad ogni stato di avanzamento lavori, ma questa e’ una circostanza che non giustifica alcun merito del sindaco Marchionini rispetto al reperimento di risorse finanziarie preesistenti alla sua entra in carica.
Quanto alla ricerca di un esperto che predisponga il nuovo piano di gestione, rileviamo una palese contraddizione. Il sindaco afferma che l’attuale piano, votato dal consiglio comunale nel 2011, sarebbe da buttare ma, contemporaneamente, afferma che è’ necessario rivolgersi ad un tecnico esterno al comune per predisporre un piano poiché’ in comune non vi sarebbero le figure professionalmente capaci a redigere uno. È’ singolare che si giudichi inadeguato un piano di gestione esistente, salvo poi ammettere di non avere gli strumenti cognitivi per proporne uno alternativo, come se il piano del 2011 fosse stato costruito indicando una sequenza di dati economici privi di una visione di insieme tale da consentire l’equilibrio della gestione.

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