FORZA ITALIA: NON SOSTENIBILE E MOTIVABILE L’ALTERNATIVA ALL’OSPEDALE NUOVO

FORZA ITALIA: NON SOSTENIBILE E MOTIVABILE L’ALTERNATIVA ALL’OSPEDALE NUOVO

Da Mauro Cavalli, coordinatore di Forza Italia Alto Verbano, riceviamo il seguente comunicato sulla questione ospedaliera:

Il riordino della sanità nel nostro territorio vede confrontarsi oggi due prospettive differenti: la prima incardinata sulla realizzazione di un ospedale nuovo/unico e la seconda, sostenuta in particolare dalla Lega e dal suo Capogruppo in Consiglio Regionale incardinata sul potenziamento dell’ospedale San Biagio di Domodossola che diventerebbe l’ospedale principale del VCO con la conseguente previsione di un ingresso di un soggetto privato nella gestione dell’ospedale Castelli di Verbania. Questa seconda prospettiva, da cannobiese e da amministratore di un territorio periferico rispetto al resto della provincia, non può che preoccuparmi. Innanzitutto esiste una questione di metodo: se si delinea un’alternativa all’ospedale unico, occorre anche verificare che questa alternativa sia concretamente perseguibile; parlare di un possibile ingresso dei privati nella gestione del Castelli di Verbania presuppone in primo luogo capire e definire quali servizi e attività verrebbero lasciate al Castelli e, secondariamente, quale sarebbe il privato potenzialmente interessato ad un ingresso nella gestione di questa struttura. Un interrogativo non secondario dal momento che negli ultimi anni a Gravellona è stata realizzata da un privato un’importante struttura di riabilitazione mentre dell’intervento dell’Istituto Auxologico di Piancavallo in Via De Bonis a Verbania si sono perse le tracce da oltre 7 anni. Occorre quindi un quadro di elementi precisi e concreti per valutare seriamente ogni alternativa all’ospedale unico, elementi che non possono non tenere conto delle caratteristiche di un territorio prevalentemente classificato come montano, con criticità di comunicazioni e soprattutto colpito da una forte mobilità passiva (il numero di cittadini del VCO che si curano fuori provincia o fuori regione). In tal senso, quindi, il confronto tra le due alternative appare oggi incompleto di elementi importanti che non rendono sostenibile e motivabile l’alternativa all’ospedale nuovo.

Nella foto Mauro Cavalli

 

 

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.