Si inserisce nel precedente articolo “Siamo in campagna elettorale …” un ulteriore comunicato che abbiamo ricevuto poco fa dal coordinamento cittadino di Forza Italia nel quale, riconosciuta a Silvia Marchionini una determinazione che però spesso sconfina nella testardaggine, si esprime sconcerto per le sue ultime dichiarazioni e per la sua analisi della situazione in città, una città dalla quale il sindaco sembra estraniarsi, poiché parla continuamente di piccoli gruppi, minoranze, cerchie ristrette che ce l’hanno con lei e la contestano a prescindere. Sembra la sindrome di Calimero. Il comunicato ricorda i due referendum tenutisi in città che sono stati una sonorosissima bocciatura. Le critiche si concentrano su Acetati (Su quali basi Marchionini afferma che le critiche sono solo di “qualcuno di molto rumoroso”? Non c’è stato alcun confronto con la città prima di arrivare alla stesura del progetto, dunque come fa a dire qual è il vero sentimento tra la popolazione per un progetto che andava costruito su ben altre esigenze, quelle di Verbania) e su piazza Fratelli Bandiera (Secondo il sindaco la gente è d’accordo, ma a quelli a cui ha chiesto un parere (se l’ha fatto) ha spiegato che costerà oltre 10 milioni di euro e che indebiterà il Comune molto più che il Cem?). Il comunicato si sofferma poi su opere rimaste a metà o mai partite, progetti naufragati, perplessità nate di fronte ad affidamenti e contributi per eventi e conclude: Verbania e i verbanesi necessitano di un confronto che è totalmente mancato in questi 5 anni. Così come c’è bisogno di una visione complessiva della città, non di un’amministrazione che lavora per compartimenti stagni mettendo una toppa qui e una là, oppure innamorandosi del progetto del momento.
