In occasione della festa del 4 Novembre riceviamo il seguente comunicato da Fabio Volpe, segretario di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Verbania:
Noi fummo soldati d Italia, di una Verbania non ancora nata.
Pallanza, Intra , Suna, Fondotoce, Unchio, Cavandone. …Tutti paesi che dal 1933 hanno costituito l’attuale città di Verbania.
Durante la Prima guerra mondiale ogni paese mandò i propri figli là dove la Patria chiamava per difendere i sacri confini dall’invasione austroungarica dopo Caporetto e completare poi il percorso di unificazione nazionale.
Oggi più che mai occorre una riflessione sull’importanza di quei tragici anni, su quei Ragazzi del ’99 che diedero la vita per un sentimento più grande di loro: oggi, nel 2017, che valore hanno quei sacrifici umani e materiali? Che Italia ci è stata consegnata e come l’abbiamo trasformata? Sono morti per una giusta causa o ormai è tutto perduto?
Io credo che le nuove generazioni debbano ritornare ad essere fiere di essere italiane; con lo spirito dei Ragazzi del ’99, lottare per un’Italia migliore, forte e pronta ad essere competitiva in ogni ambito del cosiddetto “villaggio globale”.
Allora, e solo in quel momento, il fante del Piave, il Milite Ignoto ed il Ragazzo del ’99 potranno riposare sereni, consapevoli di aver sacrificato la propria vita per quell’Italia che nei loro sogni speravano si realizzasse dopo quella che per tanti fu una Quarta guerra d’indipendenza contro il secolare nemico austriaco. Voglio concludere con una fotografia che in questi giorni sta viralmente girando su Facebook!!! Questo vale il sacrificio di un uomo ? Le lacrime di una moglie o di una madre ?? Riflettiamo gente , riflettiamo.