FUNIVIA MOTTARONE, CAMBIA IL GIP

FUNIVIA MOTTARONE, CAMBIA IL GIP

Si registra una svolta giudiziaria nella vicenda del tragico incidente della funivia Stresa-Mottarone con il provvedimento del presidente del Tribunale di Verbania, Luigi Maria Montefusco, di riassegnare il  relativo procedimento al gip Elena Ceriotti, titolare per tabella del ruolo assunto da Donatella Banci Buonamici come supplente per la convalida del fermo  essendo assente la collega ora rientrata in servizio. Secondo il presidente Montefusco, il giudice assegnatario del procedimento, si sarebbe dovuto individuare, in caso di assenza o impedimento del gip titolare, in via gradata  tra gli altri giudici dell’ufficio, escludendo il presidente Donatella Banci Buonamici.  Come conseguenza ora si allungano i tempi per decidere sulla richiesta dell’incidente probatorio avanzata dalla difesa di Gabriele Tadini, capo servizio della funivia del Mottarone agli arresti domiciliari. Non mancano le reazioni. Commentando la riassegnazione del procedimento l’avvocato Pasquale Pantano, legale di Luigi Nerini titolare della Ferrovia del Mottarone e tra gli indagati,  parla di provvedimento anomalo e Marcello Perillo, difensore di Tadini,  rileva che si sostituisce il giudice di un procedimento in corso non per un valido impedimento ma per una questione tabellare.  Dal canto suo la Procura della Repubblica ha chiesto al Tribunale del Riesame di annullare il provvedimento con cui il gip Donatella Banci Buonamici ha rigettato la richiesta di misura cautelare per Luigi Nerini e per Enrico Perocchio, ingegnere direttore di esercizio.   Intanto da un sopralluogo emerge che per la rimozione della cabina dal luogo in cui è caduta,  sarà necessaria un’operazione molto complessa che richiederà tra l’altro l’impiego di un elicottero.

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