FUOCO INCROCIATO SU SILVIA MARCHIONINI. MARCO PARACHINI ALL’ATTACCO SUL PARCO VAL GRANDE

Un’immagine del Parco Val Grande.

Fuoco incrociato su Silvia Marchionini. Dopo la dura polemica di Comunisti Italiani per il mancato accoglimento della propria lista a sostegno della candidatura, è l’altro candidato Marco Parachini a dare fuoco alle polveri sulla questione del Parco Val Grande.  A suo avviso mentre il Comune di Verbania dimostra di credere nel futuro del Parco e nel suo ampliamento includendovi parte del proprio territorio, non altrettanto fa il Comune di Cossogno di cui Marchionini è attualmente sindaco: l’accusa nei suoi confronti è di non dimostrare il dovuto coraggio e di defilarsi sulla questione. Ma ecco il testo integrale del comunicato diffuso da Parachini:    Verbania nel Parco, ma Cossogno faccia la sua parte. Due anni sono trascorsi da quando l’Amministrazione di Verbania, Consiglio comunale intero e giunta, hanno iniziato le pratiche per includere parte del territorio cittadino nel Parco Nazionale della Val Grande. La discussione è avvenuta nella massima trasparenza, tra le forze politiche e verso i cittadini. Un documento di sintesi tra partiti e movimenti civici di destra e di sinistra è stato trovato nella proposta che negli ultimi giorni è stata ratificata dal Commissario Straordinario e pubblicata per eventuali, ultime osservazioni. Eppure questo atto del Commissario Mazza sarà del tutto inutile senza un analogo impegno di Cossogno. L’ingresso di Verbania nel Parco è un atto forte di presenza, che prevede l’inclusione nell’area protetta di numerose zone, urbanizzate e anche ricadenti nel centro urbano, compresi nuclei storici come Cavandone o il Canton Magistris. Verbania, che crede nel Parco, s’è impegnata. Ma Cossogno? Nessuno ha visto i nuovi confini. Non vorremmo che la proposta del sindaco (di Cossogno) Marchionini si riduca a un lungo, stretto corridoio che costeggi il torrente San Bernardino. Si avvicina la fine del mandato decennale del sindaco Marchionini, che a maggio sarà candidata a Verbania. Il suo congedo, su un tema a lei così caro come la montagna, dovrebbe essere molto più coraggioso. La nostra richiesta, nell’ottica – condivisa a parole da tutti, cossognesi compresi – che il Parco debba “scendere” a valle, è l’inclusione totale nel Parco del versante montuoso che sovrasta il nucleo abitato di Cossogno, comprendendo l’Alpe Aurelio, Rugno, Inoca. Alle parole dovrebbero seguire i fatti. E poiché i fatti Verbania li ha dimostrati, sollecitiamo il Commissario Mazza a intervenire sul sindaco di Cossogno per rendere attuabile l’ingresso di Verbania nel Parco. Altrimenti sarebbe stato solo tempo perso.

  1. Rosencrantz & Guildenstern 19 Marzo 2014, 13:13

    Il candidato Marchionini deve fare il salto di scala. E’ il sindaco di Cossogno all’altezza della città disastrata ? Il prodotto del Pd e’ giovane e donna, basterà ? Crediamo di no. Le soluzioni in provetta o suggerite dal macellaio di Trobaso ( e da una robusta dose di Gattopardi) serve a Verbania? Il finale non e’ scritto. Di troppo realismo politico si muore. Verbania non può permetterselo.

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  2. CONDIVIDO PIENAMENTE CON PARACCHINI: Si dia una mossa iI Sindaco di Cossogno! Per il bene Comune.

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  3. Ah Tambò…per il bene comune non scriver niente, magari qualcuno ancora non sa chi sei, anche se per un tuo intervento in un consiglio comunale hanno parlato di te (e di Verbania) anche i giornali nazionali 🙂
    qualcuno disse…meglio stare zitti e sembrare stupidi che parlare e togliere ogni dubbio….

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