E’ necessario insistere sulle politiche turistiche inclusive e sociali per caratterizzare il nostro territorio anche in questa direzione, equiparandolo alle realtà europee più evolute, dove questo tema è ormai diventato da anni un plus. Lo afferma Francesco Gaiardelli, presidente del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli del Val d’Ossola. E aggiunge: Fare turismo accessibile e inclusivo significa rendere le comunità, i territori, i servizi, la ristorazione, i percorsi e la mobilità accessibili e fruibili per tutti, contribuendo di conseguenza a creare benessere sociale. Ma, soprattutto significa rendere le persone più felici consentendo a tutti, per l’appunto, di godere della bellezza del patrimonio culturale e ambientale di cui siamo ricchi. L’Atl presieduta da Gaiardelli ha già avviato in questi anni una serie di iniziative importanti che vanno in questa direzione, ultima in ordine di tempo quella legata al progetto Interreg “Libervie”. Molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare: Possiamo e dobbiamo migliorare, coinvolgendo sempre di più tutti gli operatori del settore turistico e prestando maggiori attenzioni. Il Distretto si pone sin da ora come soggetto trainante di nuove e sempre più performanti politiche inclusive e sociali nel Vco e Novarese. E’ di questa estate la lamentela rivolta da Fabrizio Sottocornola al nuovo trenino turistico di Verbania che è stato attivato senza prevedere la presenza di vagoni accessibili alle persone con disabilità e che è, dunque, migliorabile, mentre nel versante Ossola spicca tra gli altri l’operato di Fabrizio Marta e della “sua” cooperativa Rotellando, esempio di concretezza e buon senso in questo campo.


Oltre al trenino,che è una attrazione temporanea, volete un elenco di ristoranti poco o per niente accessibili a persone con difficoltà motorie?