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GAIARDELLI: PER IL DISTRETTO TURISTICO DEI LAGHI IL 2026 SARA’ UN ANNO DECISIVO

GAIARDELLI: PER IL DISTRETTO TURISTICO DEI LAGHI IL 2026 SARA’ UN ANNO DECISIVO

Il 2026 sarà un anno importante perché, qualora come auspico dovesse divenire realtà l’annunciata costituzione della nuova Atl di quadrante, la somma delle singole performance dei territori ci permetterebbe di diventare ancora più attrattivi e competitivi nello scacchiere del mercato globale, rafforzando il posizionamento della nostra area, già motore e futura colonna di un Piemonte sempre più internazionale. Così dichiara Francesco Gaiardelli, presidente del Distretto Turistico dei Laghi, Monti e Valli dell’Ossola, a proposito della proposta dell’Assessorato al Turismo della Regione Piemonte di lanciare la maxi Agenzia frutto dell’unione del Distretto Turistico dei Laghi e dell’Atl Terre dell’Alto Piemonte. Per Gaiardelli  si tratta di una strategia efficace alla luce di un mercato, quello del settore turistico, che si fa sempre più concorrenziale e che per primeggiare richiede l’unione delle forze e risorse umane ed economiche sempre più rilevanti. La nuova Agenzia si confermerebbe la seconda grande destinazione piemontese nella classifica delle Atl. L’anno scorso, infatti, sommando i numeri dei Laghi con quelli di Biella, Vercelli, Valsesia e Novara, il risultato sarebbe stato di oltre 1 milione e 910.000 arrivi e quasi 5 milioni e 875.000 presenze. Il peso specifico della nostra area che può contare sulla sua offerta paesaggistica, tra laghi, montagne e parchi naturali – aggiunge  Gaiardelli –  è rilevante e nel 2024 abbiamo sostanzialmente mantenuto i livelli record del 2023. Il Distretto Turistico dei Laghi è una piccola struttura che sviluppa una grande mole di lavoro: abbiamo una capacità ricettiva altissima che riesce a dare, nelle sue svariate forme, un’accoglienza importante. Siamo, però, in sofferenza per quanto concerne il personale in pianta organica, 8 più una stagionale, rispetto alle grandi Agenzie, 40 nelle Langhe per esempio. I finanziamenti dalla Regione non sono ancora sufficienti per fare il salto di qualità e per il 2025, oltre tutto, sono state annunciate delle seppur lievi riduzioni.   In conclusione si sente il bisogno di strutturare la nuova Atl, di cui si rivendica la governance in maniera più forte ed unita come prima destinazione piemontese per permanenza media e presenze estere.

NELLA FOTO Francesco Gaiardelli

  1. Oracolo di Intra 30 Maggio 2025, 12:33

    e oltretutto il turismo è lavoro stagionale, lavoro povero

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  2. Oracolo di Intra 29 Maggio 2025, 12:49

    Io lavoro in fabbrica da 40anni e a me del distretto interessa zero,zero .
    Auguri comunque !

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    • in effetti per la maggioranza della popolazione il turismo è solo un impiccio… picchi di traffico , ristorazione con prezzi per svizzeri e tedeschi, affitti e costo delle case da brivido e infatti poi quando il turismo raggiunge livelli insostenibili la gente fugge…i Comuni iniziano a regolarne i flussi; Il turismo è un settore che ha un impatto ambientale sempre più rilevante: basti pensare che è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali, che aumenteranno del 5% annuo, arrivando a 8,4 giga tonnellate di emissioni di CO2 nel 2030, qualora non ci fossero aggiustamenti e cambi di direzione (fonte: Federturismo )

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  3. Alberto Spriano 29 Maggio 2025, 6:57

    È innegabile che il Golfo delle Isole Borromee rappresenti il vero fulcro del turismo sul Lago Maggiore. L’Isola Bella continua a essere la destinazione di punta, affiancata dall’Isola Madre e dal Parco Pallavicino, mentre la Rocca di Angera mostra un promettente potenziale di crescita. Presto, i Castelli Malpaga di Cannobio arricchiranno ulteriormente questa eccezionale costellazione Borromea.
    Questo successo è il risultato di una strategia mirata e visionaria del Principe Vitaliano Borromeo Arese, indiscusso top player del nostro territorio. Ha saputo combinare in maniera magistrale bellezze naturali, paesaggistico-architettoniche e storiche, valorizzate adeguatamente dal “re dei giardini”, il borgomanerese Gianfranco Giustina. Questa gestione efficace ed efficiente “sostiene” indirettamente l’intera rete di hotel e campeggi che, specialmente a Verbania, supportano il costante flusso turistico. Il Principe Illuminato ha dimostrato concretamente come eventi di prestigio possano amplificare la risonanza del territorio a livello globale, come testimoniato dall’aver attratto Louis Vuitton sull’Isola Bella, trasformandola in un palcoscenico di fama mondiale che ha catturato l’attenzione del settore del lusso e del pubblico internazionale.

    Nonostante il successo complessivo del Lago Maggiore, emerge un quadro di potenzialità ancora inesplorate per Verbania. Sebbene la città benefici della sua vicinanza alle Isole Borromee e sia dotata di strutture ricettive, le sue intrinseche risorse paesaggistiche, i suoi giardini e il suo waterfront non sono ancora valorizzati a pieno regime, specialmente sotto il profilo del marketing. La mancata inclusione dei Giardini di Villa San Remigio come attrazione di punta o come sede di eventi di risonanza internazionale è un esempio lampante di questa opportunità persa. Questa villa, con la sua ricca storia e i suoi magnifici giardini, possiede tutte le carte in regola per diventare un polo attrattivo di prim’ordine, seguendo l’esempio di altre ville storiche di successo sul Lago di Como. Il confronto con il Lago di Como, che ospita eventi di calibro mondiale come il Concorso d’Eleganza Villa d’Este e l’ancora più straordinario FuoriConcorso, mette in luce la pressante necessità per Verbania di investire in manifestazioni capaci di attrarre un turismo di élite e di generare una copertura mediatica internazionale. Tali eventi non solo portano visitatori, ma anche visibilità e prestigio, posizionando la località in un segmento di mercato decisamente più elevato. Il Lago Maggiore, splendidamente sostenuto dal Golfo delle Isole Borromee, è un esempio di eccellenza turistica, ma Verbania non ha ancora colto l’opportunità significativa di capitalizzare sul proprio patrimonio, o meglio, su quello della regione Piemonte, puntando sulla valorizzazione di attrazioni come Villa San Remigio e sull’organizzazione di eventi internazionali che possano elevare il suo profilo e diversificare l’offerta turistica, attirando un pubblico più ampio e di qualità superiore.

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  4. …beh….direi che abbiamo iniziato bene.
    Da Omegna a Verbania (anche invertendo il senso poco cambia) un’ora di macchina.
    Direi che del “turismo” non gliele importa nulla a nessuno. Soprattutto ai ns amministratori.
    ANAS, pur essendo un S.p.A., è da considerare come Ente Pubblico Economico. E’ quindi governato da cariche elette politicamente. Ciononostante il ns politici dove sono nel momento del bisogno?
    Qui non si tratta di NON fare il lavoro ma bensì di affrontarlo in maniera opportuna e valutata la situazione della viabilità della zona che, come tutti sappiamo (solo loro non lo sanno) è vincolata dal Fiume e dal Lago. Non è possibile vedere un cantiere deserto a fronte di un disagio del genere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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