GIANDOMENICO ALBERTELLA IN MUNICIPIO

GIANDOMENICO ALBERTELLA IN MUNICIPIO

Giandomenico Albertella non vuole perdere tempo e questa mattina ha fatto la prima entrata in Municipio da nuovo Sindaco. Presenti naturalmente tanti fedelissimi, con rinnovati complimenti, strette di mano e applausi. In ufficio lo attendeva sulla scrivania la fascia tricolore.  Passando alle cose concrete, i suoi contatti con i dipendenti comunali sono già iniziati e stanno proseguendo. Entro una settimana la composizione della nuova Giunta e forse già il 10 luglio il primo consiglio comunale.  La gente attende già i primi segnali di cambiamento, tra i quali non mancheranno quelli relativi a viabilità e parcheggi nonchè al miglioramento della cura e della pulizia della città, per il quale c’è una grande attesa.

  1. Speriamo che gli abbiano lasciato almeno un computer che funzioni… Mi sa che molti non l’hanno presa bene. La pianta almeno c’è.

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  2. Più che altro speriamo che, finita la campagna elettorale, si smetta di parlare e si ricominci a fare. Questo torpore post elettorale deve durare il meno possibile.
    E’ solo uno dei molti problemi di una città che non ha saputo darsi un linea strategica a lungo termine e vive le sue quotidiane emergenze.
    Un piccolo e banale esempio comprensibile da tutti? Fatevi un giro per le vie di Verbania (dal lungo lago di Suna e Pallanza di nuovo occupato da sedie e tavoli dei ristoranti che, sinceramente, non ne hanno proprio bisogno (tavoli a bordo strada con le macchine che passano a 1/2 metro), al (ex) lungo lago di Verbania cantiere in piena stagione turistica, allo sfalcio delle aiuole che avviene in maniera del tutto casuale, allo spazzamento delle strade che pare più un “ridistribuire equamente la spazzatura lungo tutta la strada” al “COSTANTE” mancato controllo sulla viabilità (colpa anche della PS oltre che della PM) che rende le ns strade piste di go-kart dopo le 18/19.
    Insomma, vedremo cosa saprà fare il neo eletto e soprattutto speriamo abbia il coraggio di fare le cose di cui la sua predecessore non voleva nemmeno sentir palare.

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  3. Migliorare e’ molto più difficile del peggiorare.

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