GRANDE SUCCESSO E IDEE GENIALI PER L’EDIZIONE 2025 DEL SVST HACKATHON

GRANDE SUCCESSO E IDEE GENIALI PER L’EDIZIONE 2025 DEL SVST HACKATHON

Si è concluso domenica sera il SVST Hackathon al Teatro Il Maggiore, evento di due giorni in cui i partecipanti hanno lavorato in gruppo per risolvere problemi legati alla sostenibilità proponendo idee innovative e creative. Un’edizione con 81 giovani partecipanti, il 30% da Vco e Novarese, gli altri da tutta Italia, Germania, Egitto, Turchia e India. La vittoria è andata al team di Green Fish, un progetto per eliminare le microplastiche dall’acqua del pesce di allevamento. L’ispirazione è nata a due giovani di Verbania – Riccardo Biglino e Nicole Marina Paloschi-, entrambi studenti del Politecnico di Torino, che insieme a Gerson Enriquez e Angelo Viola hanno sviluppato l’idea. Li aspetta una borsa di studio per un viaggio in Silicon Valley, a Boston o a Singapore a loro scelta. Menzione speciale “Liquid Hackathon” a tre ragazzi del Cobianchi che, di rientro da una gita, hanno lavorato alla loro idea (Dropless) in viaggio di ritorno il sabato e la domenica al Maggiore.

Una due giorni che ha dimostrato quanto Verbania sia pronta per accelerare il passo verso la creazione di un ecosistema che oltre a stimolare e trattenere i propri talenti, ne attragga altri non solo dall’Italia,  commenta dice Paolo Marenco, che ha fondato nel 1999 a Verbania con Simona Borghi, Angelo Bonomi e altri esperti di innovazione, l’Associazione La Storia nel Futuro, che ormai da anni opera in tutta Italia e all’estero per ispirare le nuove generazioni. Il sindaco Giandomenico Albertella esprime grande soddisfazione: Tra le missioni più nobili del Pubblico c’è quella di creare terreno fertile per idee, imprese e innovazioni capaci di scrivere un futuro migliore. Hackthon è l’esempio di come il sostegno alla creatività dia frutti tangibili e spazio ai giovani, credendo nelle loro intelligenze e nella loro capacità innovativa.  Aggiunge Alessio Baldi consigliere comunale alle Politiche Giovanili: Abbiamo dimostrato che anche a Verbania si può fare innovazione e pensare in grande con uno sguardo rivolto al futuro. Vedere il foyer del Teatro pieno di giovani da tutta Italia e non solo è motivo di orgoglio e motivazione. Intendiamo continuare su questa strada, rendendo SVST Hackathon evento strutturale della Città. L’evento di Verbania è il secondo di questo tipo. Il primo si è svolto nel 2023 e ha generato tra i partecipanti un hacking team di giovani under 30, guidati da Simone Dalledonne e Mattia Zerbini, ingegneri, con Alex Vellone, Mattia Cintura e Gabriele Caretti, informatici, Michele Pelgantini, psicologo, Bice Marzagora e Maggy Protasio ancora ingegneri e Maddalena Baraggia economista. Il Team ha organizzato e guidato il SVST Hackathon di questo 15 e 16 marzo. Partner dell’iniziativa, accanto al Comune. sono Confartigianato, Unione Industriali, Camera di Commercio Monte Rosa, Fondazione Comunitaria, Fondazione CRT, Amici del Cobianchi, Raffineria Metalli Cusiana, Ancos.

Di seguito le idee presentate dai giovani hackers (dopo il terzo posto tutte a parimerito) :   Greenfish: eliminazione delle microplastiche nell’acqua di allevamento del pesce (1° posto)   /   Owlech: analisi delle performance dei Data Center tramite AI per ottimizzarne l’utilizzo attraverso noleggio ad altre aziende (2°posto)   /   Comeunavolta: sistema di recupero degli abiti invece di scartarli (3°posto)   /   Dropless: applicazione che fornisce un sistema di consulenza per diventare una azienda sostenibile dal punto di vista della gestione dell’acqua   /   Enpower: controllo e gestione dell’autoproduzione di energia elettrica (tramite un sondaggio interattivo questa è stata scelta come idea preferita dei 17 tavoli. Hanno vinto come premio delle magliette del produttore di abbigliamento Herno)   /   Netfields: recupero di zone agricole dismesse per riportarle alla produzione   /   Controllium: gestione ottimale dell’energia rinnovabile prodotta da un’abitazione privata   /   Sortify: raccolta differenziata nei piccoli comuni attraverso moduli di “Automatic trash sorting machine”   /   SiamoCura: gestione dei servizi agli anziani attraverso intelligenza artificiale integrata alla presenza umana   /   Lympia: monitoraggio degli inquinanti lacustri attraverso boe innovative e interventi mirati   /   Betterroute: efficientemente dei trasporti su strada per ridurre le emissioni   /   Tokeco: strumento per i singoli e le aziende per acquistare e gestire “Green Credits”   /   Sauce:  applicazione per la gestione di home restaurant, dal pagamento alla garanzia su qualità dei prodotti utilizzati   /   Charge Share: integrazione degli impianti domestici a energia rinnovabile con colonnine di ricarica auto elettriche   /   Yelds of Tomorrow: sistema per incrementare la resa dei terreni coltivabili, tramite AI e droni   /   AIdroSense: monitoraggio, prevenzione e contenimento dei cianobatteri in ambienti lacustri attraverso boe collegate a un server remoto guidato da AI per la valutazione dei rischi   /   Tripit: applicazione per organizzare viaggi e itinerari in modo sostenibile.

  1. Alberto Spriano 21 Marzo 2025, 7:10

    Finalmente una bella ventata d’aria fresca arriva da Verbania! Un’iniziativa questa che sa di futuro, di intelligenza che si mette in gioco, di giovani (e non solo) che hanno voglia di costruire un domani migliore. Questo SVST Hackathon, promosso con entusiasmo dal Comune, è un evento prezioso che viene piantato nel terreno fertile della creatività e che deve essere coltivato ogni anno per crescere e prosperare.

    Un evento da segnare in rosso sul calendario, un appuntamento che, mi auguro, diventi una tradizione, un faro che illumina la strada dell’innovazione nella splendida cornice di Verbania. Perché è proprio da queste occasioni, da questi momenti di confronto e di lavoro di squadra, che possono nascere idee brillanti, soluzioni concrete per le sfide che ci attendono.

    E poi, l’importanza di dare voce a queste proposte, di pubblicarle, di farle conoscere. Perché la conoscenza condivisa è la vera ricchezza di una comunità. Il fatto che il Comune sia in prima linea, come partner e patrocinatore, dimostra una lungimiranza che fa ben sperare.

    Mi piace poi l’idea che questo Hackathon sia aperto a tutti, senza distinzioni di studi o di professione. Perché il talento e le buone idee possono sbocciare ovunque, basta dare loro l’opportunità di emergere. Non serve essere esperti informatici per partecipare, ma semplicemente avere la voglia di mettersi in gioco e di contribuire con il proprio ingegno.

    Un’officina di idee, un laboratorio dove si suda per trovare soluzioni innovative a un tema cruciale come la sostenibilità. In due giorni, la passione e la competenza si fondono per dare vita a prototipi, a progetti concreti. Un modo stimolante per imparare, per crescere, per trasformare un’intuizione in qualcosa di reale.

    Se poi ci fosse uno spazio pubblico, un’incubatrice di idee, condiviso tra cittadini giovani e anziani, uno spazio coworking dove realizzare progetti con diverse competenze, magari nell’ex Artigiana, funzionalità questa offerta nell’ambito delle funzioni proprie dell’Idea Store di Dogliani, ecco che questa città darebbe un’opportunità importante a giovani e meno giovani.

    Un laboratorio di idee sarebbe un incentivo formidabile, un’occasione unica per i giovani per aprirsi al mondo, magari aiutati da tanti anziani con la loro esperienza, per confrontarsi con realtà tecnologiche all’avanguardia.

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  2. Alberto grazie per il tuo commento che esprime perfettamente il nostro obiettivo nel realizzare il SVST Hackathon. Non solo un incontro annuale ma un punto di partenza per un progetto permanente in un ambiente fisico che possa essere luogo di incontro tra persone di diverse generazioni ed esperienze. È mirabile che il Comune di Verbania abbia capito l’importanza e scelto un giovane consigliere come Alessio Baldi per mettere insieme i soggetti del territorio che hanno contribuito. Coincidenza ulteriore di un momento magico è che da qualche settimana il presidente degli industriali VCO sia una persona che ho conosciuto in Lagostina solo due mesi fa, Fausto Milanesi. Quello che è diventata Lagostina in questi anni, il faro dell’ innovazione tecnologica di fabbrica per le 44 aziende nel mondo possedute dal colosso francese SEB, è merito di Milanesi che la guida. Vedo tempi rosei per l innovazione nel VCO in questo momento storico

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    • Alberto Spriano 23 Marzo 2025, 9:03

      Che coincidenza!

      Stiamo ipotizzando un progetto che ha come protagonista quell’invenzione straordinaria nata nel 1960 nella laboriosa Omegna, perché riteniamo che questo trovato d’ingegno, la pentola a pressione Lagostina, non debba essere vista come un semplice strumento di cottura, ma come un vero e proprio artefatto culturale, un simbolo della capacità italiana di coniugare ingegno e praticità.

      Durante i nostri brainstorming ci siamo chiesti quale fosse il trovato d’ingegno più elevato della nostra provincia, e la scelta è ricaduta sulla pentola a pressione Lagostina, protagonista di questo progetto multidisciplinare ispirato da un nostro amico Tecnologo Alimentare, a cui vanno i meriti di questa iniziativa tutt’altro che casuale: essa incarna una sintesi felice tra storia, innovazione, radicamento territoriale e successo economico, divenendo un veicolo ideale per raccontare e promuovere le ricchezze del Piemonte in Italia e nel mondo.

      Strategicamente, l’operazione che abbiamo chiamato “DOPiemonte pressure” si avvale di questa icona assoluta del Made in Italy per veicolare l’immagine di un territorio ricco di tradizioni enogastronomiche. La Lagostina, con la sua storia di affidabilità e la sua presenza capillare nelle cucine domestiche, diviene un ambasciatore privilegiato per far conoscere le DOP, IGT e SGT piemontesi, in un cortocircuito virtuoso tra un prodotto industriale di successo e le specificità del terroir. Le DOP, IGT e SGT della regione Piemonte meritano di essere raccontate per poi essere impiegate in nuove e celebrate preparazioni culinarie.

      Territorialmente, il progetto rinsalda il legame tra la Lagostina e la sua terra d’origine, Omegna, elevando il distretto del Cusio a epicentro di un’iniziativa che sposa la produzione locale con la promozione delle tipicità regionali.

      Tecnologicamente, la pentola a pressione Lagostina, con il suo fondo Thermo-plan e le sue continue evoluzioni come il modello Logica, rappresenta un’innovazione che ha segnato un’epoca, liberando tempo ed energie per le donne e rispondendo a un desiderio di emancipazione dalle mura domestiche. La sua centralità nel progetto “DOPiemonte pressure” sottolinea come la tecnologia, anche quella più quotidiana, possa essere uno strumento potente per valorizzare e reinterpretare la tradizione.

      Economicamente, l’iniziativa mira a dare nuova linfa a un marchio storico come Lagostina, rilanciandone l’immagine attraverso un legame con le eccellenze del territorio piemontese, raccontando i prodotti del Piemonte e spiegando come utilizzare la pentola a pressione in questo contesto. Il successo commerciale della pentola, con oltre 20 milioni di esemplari venduti, testimonia la sua importanza per l’economia locale e nazionale. Il progetto “DOPiemonte pressure” si configura quindi come un’opportunità per rafforzare questo legame, promuovendo sia i prodotti DOP, le province e i consorzi del Piemonte, sia la stessa Lagostina, con potenziali ricadute positive sul turismo enogastronomico e sull’immagine complessiva della regione.

      Con un protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte, le province piemontesi delle DOP, i consorzi, Lagostina, il Tecnologo Alimentare regionale e la superstar testimonial di Lagostina, Antonino Cannavacciuolo, d’adozione cusiano, si potrebbe dare inizio e concretezza a questo progetto “DOPiemonte pressure” per mangiare meglio, valorizzando gli straordinari prodotti del territorio della nostra regione.

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