Anche i Carabinieri del Vco, su iniziativa del Comando Provinciale dell’Arma, hanno seguito questa mattina nella chiesa di San Leonardo sul lungolago di Pallanza la funzione celebrativa della ricorrenza della Patrona Virgo Fidelis. Una celebrazioni sobria, come già avvenuto nei giorni scorsi per la presentazione del Calendario 2021 dedicato al sommo poeta Dante Alighieri. Proprio in ragione della situazione sanitaria in atto, al fine di commemorare questa giornata importante per l’Arma e al tempo stesso di non compromettere la salute dei partecipanti, nel pieno rispetto delle misure in atto, la cerimonia religiosa è stata officiata separatamente a Verbania e a Domodossola presso la Parrocchia di San Leonardo e presso la Parrocchia dei SS. Gervaso e Protaso, con la sola partecipazione, al fianco del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Verbania, di una stretta rappresentanza di militari, tra cui gli Ufficiali del Comando Provinciale ed i Comandanti delle Stazioni delle Compagnie di Verbania e Domodossola, nonché i presidenti delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Verbania e Domodossola. La situazione, purtroppo, ha impedito di condividere la cerimonia con le autorità locali.
La celebrazione del Santo Patrono nel mondo militare affonda le radici in epoca molto lontana. In senso religioso e liturgico, infatti, il patrono è un Santo, che per tradizione od elezione è venerato con culto particolare da una regione, diocesi, città, comunità religiosa o altro gruppo di fedeli appartenenti ad una determinata classe o professione, quale particolare intercessione e protettore presso Dio. La scelta del patrono anticamente era fatta dal popolo e dal Clero col consenso del Vescovo. Mentre oggi, su proposta del Vescovo, la scelta viene fatta dalla S. Congregazione dei Riti. Dopo l’editto di Milano del 313 molti soldati, avendo compreso il concetto cristiano dall’amore, vissero tale concetto servendo con dedizione sia la religione, che la patria. La Chiesa ha sempre onorato coloro che si sono distinti indicandoli come esempi di eroismo e di Santità, da invocare e da imitare. Con il moltiplicarsi delle specialità dell’Esercito Italiano è stato assegnato un Patrono ad ogni Arma, Corpo, Specialità e Servizio. I Carabinieri in particolare sono stati affidati alla celeste protezione ed assistenza di Maria “Virgo Fidelis”. “Virgo Fidelis” è un titolo di onore e di lode, con cui la Chiesa invoca la Madonna nelle Litanie Lauretane, che solitamente sono cantate dal popolo Cristiano. Il titolo “Virgo Fidelis” racchiude in sé tutto il significato della vita di Maria e della sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidatale da Dio. Il merito maggiore della diffusione e dell’affermazione del culto alla “Vergine Fedele” è della “Benemerita e Fedelissima” Arma dei Carabinieri. Nell’Arma il culto alla “Virgo Fidelis” iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di S.E. Mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d’Italia. Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l’iniziativa e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Vergine, Patrona dei Carabinieri. Lo scultore architetto Giuliano Leonardi rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte” (Apoc.2,10). La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste Patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”. L’8 dicembre 1949 Sua Santità Pio XII, accogliendo l’istanza di S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber. Infatti oggi l’Arma dei Carabinieri celebra anche il 79° anniversario della “Battaglia di Culqualber”, in ricordo delle eroiche gesta del 1° Battaglione Carabinieri Mobilitato che il 21 novembre 1941 si immolò per la difesa di Culqualber, in Africa orientale, conquistando alla Bandiera di Guerra dell’Arma e la seconda medaglia d’oro al Valor Militare. Nella stessa giornata si celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, per ricordare i Carabinieri Caduti in servizio e l’opera di assistenza svolta dall’Arma nei riguardi dei loro famigliari.
Nella foto la sede dei Carabinieri di Verbania illuminata con il Tricolore