“GREEN ATTRACTION” I giardini come palcoscenico del turismo contemporaneo è il titolo della giornata di studio per approfondire questa tematica e aprire un dialogo tra esperienze italiane e internazionali, in programma sabato 18 ottobre 2025 dalle ore 9.45 alle 16 presso Villa Giulia a Pallanza. Organizza l’Università del Piemonte Orientale (Dipartimento DISSTE) in collaborazione con numerosi partner. L’evento è articolato in due sessioni: una mattutina, con interventi istituzionali e relazioni di esperti del settore, e una sessione pomeridiana dedicata a short talks e momenti di confronto. Al centro, temi come il ruolo dei grandi giardini nella promozione turistica, le reti internazionali, i progetti di ricerca e le esperienze virtuose. Ingresso libero previa REGISTRAZIONE. Per informazioni: turismo@villataranto.it – segreteria@arsunivco.eu – promoturismo@comune.verbania.it
Oggi il turismo è sempre più alla ricerca di luoghi capaci di offrire esperienze autentiche, emozioni memorabili e contatto diretto con l’ambiente. In questo scenario, i giardini si affermano come spazi di attrazione culturale e turistica, luoghi vivi dove natura, storia, arte e identità locali si incontrano e si raccontano. Non si tratta più solo di “visitare” un giardino, ma di viverlo come palcoscenico di narrazioni, riflessioni e nuove forme di accoglienza. Il Garden Tourism – turismo dei giardini – si sta consolidando come una proposta sempre più strutturata e attrattiva, capace di generare valore per i territori e di rispondere alle esigenze di un pubblico eterogeneo: dagli amanti del paesaggio agli appassionati di botanica, dai viaggiatori culturali a chi cerca esperienze rigenerative e di benessere. I giardini sono anche strumenti di rigenerazione urbana, di educazione ambientale di innovazione turistica. In un’epoca in cui la qualità dell’ambiente e del tempo libero acquisisce centralità, diventano “green attraction” di eccellenza, in grado di generare reti, progetti e strategie a scala locale e internazionale.



Immaginiamo Villa Taranto non solo come giardino celebre, ma come stazione d’imbarco di una rete cicloturistica che scivola lungo la ciclovia del Toce e conduce i visitatori, in ebike, dentro un paesaggio che attende di rinascere. La valle agricola dimenticata tra ferrovia e ciclovia – da Vogogna a Premosello, Cuzzago, Albo, Candoglia, Mergozzo fino a Verbania – può diventare la Valle del Tè: laboratorio di paesaggio, lavoro e bellezza.
La Compagnia del Lago ha già dimostrato che quella foglia, la foglia del tè può diventare rito e mercato. Prendiamo quell’esempio e allarghiamolo: piantagioni sperimentali di Camellia sinensis, nuovi giardini urbani, rotatorie e aiuole che profumano di tè, percorsi di degustazione sul lungolago, laboratori di VCO Formazione e dell’Istituto Maggia, mercati dove artigiani e produttori locali incontrano il viaggiatore in bicicletta elettrica.
Proponiamo l’International Tea Days sul Lago Maggiore: non una fiera, ma un festival sensoriale che sposa arti orientali, musica, botanica e turismo slow. Verbania può diventare capitale europea del tè, un hub che unisce ricerca agricola, filiere corte e turismo di qualità. Il garden tourism smette di essere retorica e diventa economia reale: posti di lavoro, aziende locali rinvigorite, paesaggio rigenerato.
La bicicletta elettrica è l’anello che unisce tutto: mobilità dolce, esperienza autentica, economia diffusa. Chi arriva in ebike a una degustazione vive il territorio, non lo attraversa. Facciamo partire la rete cicloturistica ora. Facciamo della Valle del Tè una scelta coraggiosa. Verbania ha i giardini; con Villa San Remigio inclusa, può trasformare il proprio destino.