IL COMITATO SALUTE VCO APRE UN DIBATTITO SULLA SANITA’ TERRITORIALE

IL COMITATO SALUTE VCO APRE UN DIBATTITO SULLA SANITA’ TERRITORIALE

Il Comitato Salute Vco intende aprire un dibattito sulla sanità territoriale fornendo elementi oggettivi per poter capire e intervenire: Ci siamo risolti a questo passo perché nessuno l’ha fatto prima e ci preoccupano le interpretazioni personali che nulla hanno a che vedere con quello che è scritto nei documenti ufficiali. La materia, che è già di per sé  abbastanza complicata, richiede di essere trattata per capitoli, cosa che abbiamo intenzione di fare.  Per questa ragione sollecitiamo anche  la partecipazione di chi ci legge. Da parte nostra pubblicheremo come di consueto ogni contributo e ogni commento su un argomento che dopo gli ultimi sviluppi suscita diffuso sconcerto, come recepiamo anche da interventi dei nostri lettori.  Ecc0 per il momento il contributo del Comitato Salute Vco dal titolo “La sanità territoriale secondo AGENAS”.

 

Da almeno 10 anni siamo costretti a ricorrere uno sterile dibattito “ospedalocentrico”, che tende a trascurare ciò che si dovrebbe comunque realizzare sul territorio grazie a quanto previsto dalla Mission 6 del PNRR (documento M6C1 di AGENAS-Agenzia nazionale per la sanità pubblicato in un documento noto sin dal maggio 2021), che ridisegna la sanità territoriale.                                                                                                                                                                                                    Purtroppo, i nostri sforzi per spostare l’attenzione su questo tema non hanno trovato finora ascolto perché continua la sterile polemica sull’ospedale che, per quanto importante, è solo uno dei tasselli del progetto. Ci aspettavamo che questa Giunta regionale affrontasse il problema, ma dobbiamo constatare invece che essa è lontanissima da questi concetti.                                    Assenza di un piano sociosanitario, sanità e sociale gestite da due Assessori che nemmeno si parlano, una Direzione generale locale di cui non si percepisce la presenza (e, quindi, l’utilità) rendono praticamente impossibile anche un dialogo per trattare questi temi.                                                                                                                                                                                            Immobilismo e mutismo possono seriamente mettere a rischio i finanziamenti del PNRR dedicati a questo progetto; ecco perché percepiamo l’urgenza di aprire un dibattito pubblico sulla materia.                                                                                    Forniamo ora, a beneficio di questo dibattito, un sintetico schema del funzionamento che AGENAS ipotizza, assicurando che a chiunque lo richieda possiamo fornire il documento originale completo.

  1. Lo schema proposto ricalca e amplia quanto previsto dalla legge Balduzzi del 2012, partendo dai “bisogni assistenziali” del cittadino, e non dall’ospedale come una certa cultura insiste a proporre.
  2. Quella che noi conosciamo come Casa della salute diventa “Casa della comunità” e ha in capo sia l’assistenza domiciliare sia quella delle RSA.
  3. La grossa novità è l’introduzione della “Centrale operativa territoriale” (vero cuore pulsante del progetto), il cui sistema informativo integrato consente la “presa in carico” del paziente, una gestione centralizzata della telemedicina attraverso l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico (cartella clinica) e il governo di tutte le attività che attengono alla salute del singolo cittadino.
  4. Una seconda novità significativa, già presente nel decreto Balduzzi ma qui assurta ad un livello superiore, è la realizzazione di un “Ospedale di comunità” per patologie a bassa intensità di cura.
  5. È previsto un “Ospedale per acuti”, che non può essere che unico per assolvere pienamente alla sua funzione. Il coefficiente su cui basare il calcolo dei posti letto ne indica per noi un totale di 480.

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