In occasione della odierna riunione del consiglio di amministrazione della Fondazione Il Maggiore, la direttrice artistica Renata Rapetti ha rassegnato le dimissioni. Il presidente Maurizio La Masa commenta: Rispettiamo la sua scelta e la ringraziamo infinitamente per il prezioso lavoro svolto con competenza, per l’impegno profuso e per la grande passione dimostrata nei confronti del Teatro. Dispiaciuti per questo saluto, avremo comunque modo di ribadire stima e amicizia in occasione della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione 2024-2025 che la stessa direttrice ha curato e che ci sembra giusto annunciare insieme. La stessa Rapetti dichiara: Sono stati otto anni intensi e densi di incontri, di bellezza, di dialogo, di confronto. Il Maggiore mi ha accolta ed è cresciuto stagione dopo stagione. Anni proficui e molto impegnativi. Per questo, per me, è arrivato il momento di lasciare la direzione del Maggiore: una scelta professionale che si unisce a motivi privati. Devo ringraziare l’Amministrazione appena insediata che ha rinnovato la sua fiducia e la sua stima nei miei confronti, rispettando la mia decisione: sto completando la preparazione della nuova stagione 2024-2025 e sarò felice di presentarla a settembre. Altri ringraziamenti sono doverosi: grazie alla precedente Amministrazione che mi ha accolta, grazie a Verbania per tutto quello che mi ha dato, grazie a Il Maggiore e a tutte le persone che hanno lavorato con me con passione, grazie a tutti gli artisti che hanno calcato il palcoscenico e che si sono innamorati di questo luogo meraviglioso, grazie soprattutto al pubblico che ha seguito con affetto: senza pubblico non esiste il Teatro. Dal canto loro il sindaco Giandomenico Albertella e l’assessore alla Cultura Luciano Paretti rispettano la scelta della direttrice artistica di interrompere anticipatamente per motivazioni personali la collaborazione con la Fondazione, apprezzano e ringraziano la dottoressa Rapetti per la disponibilità a continuare a collaborare e accompagnare le attività del Maggiore a titolo gratuito nel periodo necessario per la sua sostituzione.
NELLE FOTO Renata Rapetti
La butto lì.
11 giugno 2016, a distanza di 8 anni è lecito chiedere:
1 – Ma ai cittadini di Verbania è servito il teatro?
2 – È servito ai turisti?
3 – Il teatro ha per caso allungato la stagione estiva?
4 – Ha generato un maggior introito economico? E se si, per quali comparti?
6 – Serve o non serve?
7 – È un problema di costi dell’offerta culturale o di attrattiva degli spettacoli?
8 – È troppo piccolo, ovvero 560 posti diviso il cachet di un artista di chiara fama comporta quale costo del biglietto?
9 – È troppo scomodo, non c’è parcheggio, la profondità della sala è superiore rispetto all’ampiezza del palcoscenico, le poltrone sono un supplizio?
Parliamone.
Io ci vado spesso da quando c’e’ e devo dire che un pochino il livello culturale e di informazione si è alzato con la presenza di artisti e scrittori che prima non vedevamo a VB.
Tutto ha un costo e la cultura merita il 1 posto
Nessuno può negare l’importanza, assieme all’assistenza sanitaria, della cultura.
A tuo avviso, Il Maggiore, rispetto ad altri teatri è in grado di offrire un’esperienza unica, dove l’interazione diretta tra gli attori e il pubblico crea un’atmosfera particolarmente coinvolgente o invece viene a mancare proprio questo presupposto?
Ritieni sia un luogo che riesce ad unire le persone, creando un senso di comunità e favorendo lo scambio culturale magari prima degli spettacoli o finito lo spettacolo ognuno per la propria strada?
Avverti l’esigenza di un circolo culturale teatrale e non solo nel teatro dove di discutere con altri cittadini interessati?
Sostanzialmente ritieni che allo stato attuale sia un teatro attivo in grado di attirare pubblico da tutta la città e anche da fuori, contribuendo allo sviluppo economico locale?