IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CHIEDE DI RISOLVERE I PROBLEMI DEGLI UFFICI POSTALI DEL VCO

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA CHIEDE DI RISOLVERE I PROBLEMI DEGLI UFFICI POSTALI DEL VCO

In occasione dell’incontro organizzato da Poste Italiane con i Sindaci tenutosi  a Roma, il presidente della Provincia del Vco Arturo Lincio ha inviato al vicedirettore generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco, un promemoria dettagliato sulla situazione degli uffici postali nel Vco, Ha chiesto inoltre un incontro per la soluzione migliore possibile di una problematica di rilevante importanza per il territorio, evidenziando che la provincia del Verbano Cusio Ossola è stata la più penalizzata rispetto alle altre province del Piemonte nelle assunzioni.  Ecco di seguito la situazione evidenziata.

Sono 35 gli Uffici “mono operatore” di cui 9 sono totalmente scoperti di titolari e precisamente quelli nei comuni di Vanzone San Carlo, Ceppo Morelli, Macugnaga (considerato ufficio turistico, che dovrebbe essere potenziato almeno con due unità) Oggebbio, Premeno, Aurano, Caprezzo, Druogno, Loreglia, e Massiola.

Le attività vengono coperte con persone distaccate da altri uffici di elevata importanza (mettendo in crisi questi ultimi, gia carenti di personale) o con lavoro straordinario o con personale distaccato addirittura dalla provincia di Novara (questo personale volontario viene pagato con l‘ausilio dello straordinario più indennità di missione):

Uffici “di livello B” (ad esempio quelli di Antoliva, Cambiasca, Fondotoce, Feriolo, Mergozzo, Cireggio) che dovrebbero avere in organico due unita (direttore e sportellista) sono scoperti dell’unità di sportello, pertanto il direttore funge anche da sportellista.

Uffici di grande rilevanza “di quadro uno a doppio turno” (Domodossola ufficio principale vicino all’ Ospedale,  Gravellona Toce, Omegna, Stresa, Verbania Pallanza, Verbania Intra) ad alto traffico e di notevole rilevanza turistica che dovrebbero essere coperti al 100% per il fabbisogno giornaliero sui due turni, con l‘aggiunta di due unita di scorta da distaccare negli uffici facenti capo all‘ufficio baricentrico per esigenze varie (ferie, corsi professionali, malattie, legge 104, aspettative ecc.) ed invece a volte si ritrovano con solo il direttore e con due/tre persone per coprire entrambi i turni, oltretutto con personale distaccato da altri uffici della provincia o personale in doppio turno volontario proveniente dalla provincia di Novara in straordinario.

L’ufficio quadro uno di frontiera di Cannobio si ritrova spesso totalmente scoperto e viene chiuso al pomeriggio.

Il personale di questi uffici si trova costretto a fare il doppio turno per sopperire alle carenze d’organico, lavorando a volte sotto pressione e di conseguenza aumentano le malattie e i malori improvvisi; ci sono stati anche casi di persone soccorse in ambulanza per crisi di nervi o malori momentanei.

In questi uffici la mancanza di personale è di 22 unità.

Negli uffici “di quadro uno/quadro due a turno unico” di Varzo, Santa Maria Maggiore, Druogno, Malesco, Preglia, Domodossola stazione (sportelleria),Villadossola, Trobaso, Baveno mancano 10 unità di personale. A fronte di queste mancanze in questi giorni è girata voce di possibili assunzioni di 4 unità a tempo part-time (tradotte due unità a tempo pieno) 

Per quanto riguarda la situazione del “Recapito” la carenza è di n. 20 unità  in tutta la provincia su un fabbisogno di 87 unità;  a fronte della nuova organizzazione a giorni alterni, oltre alla carenza dichiarata ci sono delle zone scoperte non assegnate, quindi ulteriore personale mancante.

Queste carenze in parte vengono coperte con personale assunto a tempo determinato nella misura del 75% mente il restante 25% attraverso l‘istituto dello straordinario; ultimamente si è avuta notizia dell’assunzione di 6 unità part-time a sei mesi (tradotte in tre unità a tempo pieno).

Sia per la sportelleria che per il recapito, i fabbisogni di personale sopra elencati rappresentano il minimo indispensabile per garantire l’apertura degli tutti gli uffici tutti i giorni e recapitare la corrispondenza con il nuovo modello a giorni alterni, senza creare disagi ai cittadini e al personale addetto ai servizi.

 

 

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