IL RAPPORTO TRA UOMO E MONTAGNA NEL NUOVO LIBRO DI MARCO NIFANTANI

IL RAPPORTO TRA UOMO E MONTAGNA NEL NUOVO LIBRO DI MARCO NIFANTANI

ABITARE LA MONTAGNA  –  Storie per un’antropologia dell’abitare è il titolo dell’opera con cui torna in libreria Marco Nifantani con Tararà Editore nella collana “Storie”.   Partendo dalla premessa che l’abbandono della montagna è un processo iniziato da tempo e che pare inarrestabile in risonanza con il declino demografico del Paese e che con ciò si perde non solo un rapporto sano tra uomo e natura ma anche un grande patrimonio di conoscenze naturalistiche, tecnologiche e manuali che hanno plasmato nei tempi la “dimora”,  Nifantani, dal suo osservatorio di Verbania dove vive e lavora gira lo sguardo sui
rilievi circostanti il Lago Maggiore e si sofferma qua e là a riflettere con chi ha cercato e cerca di recuperare un rapporto positivo con la dimora, cioè con la propria casa nel suo contesto storico, ambientale, tecnologico. Nascono così racconti, sotto forma di interviste condotte in casa o al circolo o in rifugio, con una galleria di personaggi profondamente diversi tra loro,  rielaborare i testi delle interviste ma lasciando al lettore il gusto della parlata libera e spontanea: E’ una piccola antologia che rifugge dal piagnisteo e dalla retorica per suggerire ed elaborare riflessioni profonde sul tema dell’abitare la montagna. Incontriamo così, al circolo di Intragna, Maria che cucina e guarda la luna, con Tomas, avvocato tedesco che si occupa di
pale eoliche nel Mar Baltico e Giovanni, l’alpicoltore; a Cicogna Sara e Federico e Leopoldo; poi Lorenza al Piancavallone e poi Premeno, Piaggia, Cannobio. E’ un mosaico che Nifantani sa leggere con profondità e passione proponendoci buone storie di rinascita, di solitudine, di amicizia legate dal sottile filo del ‘dimorare’ sulla, dentro e con la montagna.

Marco Nifantani, dopo la laurea in Lettere a Milano, si è dedicato alla storia delle idee in America Latina e ha conseguito il Dottorato in Letteratura comparata presso la Universidad Nacional del Sur in Argentina, lavorando sulle letterature
dell’emigrazione. E’ stato corrispondente per l’Italia del quotidiano di Città del Messico Unomasuno, ha collaborato con
L’Unità e con la rivista Linea d’ombra, diretta da Goffredo Fofi. Per la rivista Poesia ha tradotto poeti latino-americani
contemporanei. Dal ’95 al 2005 è stato Lettore di Lingua e letteratura italiana nelle università dell’America Latina.
Attualmente vive e insegna a Verbania. Oltre a saggi di letteratura comparata e varie collaborazioni editoriali, ha pubblicato le raccolte poetiche L’ombra del viaggio (2005), Vedere (2022), Il fromboliere editore, i romanzi La stagione delle balene bianche (2020) e Il geografo (2023), Les Flaneurs Edizioni. Con Tararà ha pubblicato I sentieri ritrovati (2021).

NELLA FOTO Marco Nifantani

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