Non è stata certo una partecipazione di circostanza, ma frutto del diffuso sentimento di gratitudine e riconoscenza, quella della folla che oggi ha gremito la basilica di San Vittore per portare l’estremo saluto a Marco Parachini. Lo ha rilevato anche il prevosto don Costantino Manea aprendo la funzione funebre celebrata con altri parroci della città. E’ stato don Riccardo Bonacci a tratteggiare la figura di Marco nel corso della funzione, evidenziando in particolare l’impegno di lavoro e di servizio per la città tanto amata, la solerte disponibilità, la pienezza di affetti nella vita familiare, la fede e il coraggio con cui ha affrontato la lunga malattia, il ricordo vivo che lascia in tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato.
Altri interventi hanno in seguito fatto memoria di vari aspetti della vita di Marco. Così Franco Ressico ha ricordato gli ideali che hanno animato il suo impegno scoutistico e don Pierino Lietta la profonda onestà intellettuale, l’esempio di vita e di fede di cui ha sempre reso testimonianza. Ad una testimonianza di vita che lascia un esempio di rara competenza e grande creatività si è rifatto l’ex sindaco Aldo Reschigna. Ha evidenziato altresì una esperienza di vita affrontata con libertà di giudizio e di espressione, rompendo gli schemi, improntando a tali caratteristiche ogni comportamento, sempre ispirato a profonda umanità. Il sindaco Silvia Marchionini si è resa interprete del ringraziamento della città e ha ricordato le concrete realizzazioni frutto delle sue feconde intuizioni nell’impegno politico e amministrativo. Un impegno, ha aggiunto, vissuto con gioia e grande senso di responsabilità, fatto di concretezza e di competenza, espressione di una politica vissuta come strumento di crescita culturale e umana.