IL SINDACO NOMINA DUE CONSIGLIERI DELEGATI. IMMEDIATA LA POLEMICA

IL SINDACO NOMINA DUE CONSIGLIERI DELEGATI. IMMEDIATA LA POLEMICA

Il sindaco Silvia Marchionini ha nominato con Decreto pubblicato oggi due consiglieri delegati rispettivamente alla Pianificazione Territoriale  (Giovanna Agosti) e ai Servizi Cimiteriali (Fausto Cavallini). Al provvedimento fa subito seguito una nota congiunta dei gruppi consigliari Insieme per Verbania , Lega Salvini Premier, Coraggio Italia, secondo i quali la decisione del Sindaco fa sorgere inevitabilmente una serie di interrogativi che esulano da considerazioni legate al possesso di competenze specifiche da parte dei prescelti. La nota così prosegue:   Esiste un assessore alla Programmazione Territoriale ed all’Urbanistica, Margaroli, ed esiste un assessore ai Lavori Pubblici, Scalfi, che tra le proprie deleghe ha quella dei servizi cimiteriali. Quindi che senso ha aver nominato due consiglieri delegati, uno alla pianificazione territoriale e l’altro ai servizi cimiteriali, quando tali deleghe non sono state sottratte ai due assessori in carica? Il Comune da oggi avrà due consiglieri delegati e due assessori con le medesime deleghe? Sorge spontaneo il dubbio che le due nomine significhino una specie di parziale commissariamento dei due assessori in carica rispetto a temi delicati nei quali, evidentemente, il Sindaco ha ritenuto di affiancarli con consiglieri di propria fiducia preposti a controllarne l’attività, rendendo così palesi i dubbi sul loro operato. Ammesso – per fare l’esempio dei servizi cimiteriali – che vi possano essere carenze o problemi di manutenzioni dei cimiteri, non crediamo che il problema possa essere risolto affiancando un consigliere delegato all’assessore ai Lavori Pubblici ma, semmai, intervenendo sulla macchina amministrativa e sulla struttura operativa. Al contrario si è preferito di fatto commissariare i due assessori Margaroli e Scalfi, aumentando la confusione e le situazioni di potenziale conflittualità: un metodo apparentemente incomprensibile e del quale la Città non sentiva affatto il bisogno.

Nella foto la Giunta verbanese

 

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