
In base ai risultati dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering, dai dati sugli infortuni e sulla mortalità sul lavoro aggiornati al mese di ottobre, con un’incidenza di mortalità pari a 22,8 inferiore alla media nazionale 27,9, il Piemonte si colloca in zona gialla nella mappatura dell’emergenza, ovvero quella in cui dopo la bianca si trovano le regioni con un rischio di mortalità meno preoccupante rispetto al resto del Paese. Nel dettaglio, in regione si scopre che Asti si trova in zona rossa con l’indice di incidenza del 66,7. Il Verbano-Cusio-Ossola, con Alessandria e Vercelli, si trova in zona arancione con indice di mortalità pari a 30,5, Cuneo in zona gialla, Novara, Torino e Biella sono in zona bianca. Le attività manifatturiere, a fine ottobre, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro. L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni. La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico secondo la seguente scala di colori; Bianco regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale; Giallo regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale; Arancione regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale; Rosso regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.