“IMPROROGABILE NECESSITA'” PER L’ANAAO L’OSPEDALE UNICO DEL VCO

“IMPROROGABILE NECESSITA'” PER L’ANAAO L’OSPEDALE UNICO DEL VCO

L’unica possibile soluzione per garantire una sanità qualificata, efficiente ed efficace al Verbano Cusio Ossola è l’improrogabile costruzione di un nuovo ospedale unico baricentrico.  E’ quanto sostiene il sindacato Anaao Assomed Piemonte (Associazione Medici Dirigenti del Ssn) e i dirigenti dell’Ospedale plurisede dell’Asl Vco che esso rappresenta ribadiscono la convinzione tecnica basata su dati incontrovertibili emergenti dall’analisi  costi-benefici tra le possibili soluzioni. Secondo il sindacato,  la popolazione del Vco, di 170.000 abitanti, ha necessità assistenziali che devono essere garantite a livelli qualificati ed efficienti da specialità e reparti che possano vantare il raggiungimento dei livelli di sicurezza, mediante casistiche sufficienti ad essere certificabili. Alla popolazione della provincia, che ha una forte vocazione turistica internazionale, si aggiunge una quota variabile ma significativa di visitatori italiani e stranieri che incidono tuttavia soprattutto sull’aspetto dell’urgenza ed emergenza. Un’utenza siffatta giustifica la presenza di un’unica struttura ospedaliera proporzionata e dotata di DEA di I Livello con tutte le specialità necessarie agarantirne l’autonomia e l’efficacia.  L’indice di qualità strutturale degli attuali presidi, Castelli di Verbania e San Biagio di Domodossola, è rispettivamente del 71,6% e del 57,4% contro una media regionale del 76,9%; inoltre l’età convenzionale dei due ospedali è del 75,6% (Castelli) e dell’82,8% (S.Biagio) contro una media regionale del 69,1%. Il costo per la completa sostituzione delle due strutture sarebbe di 214 milioni di euro contro un investimento stimato per la costruzione del nuovo ospedale di 178 milioni di euro di cui 60 già stanziati dalla Regione Piemonte. La costruzione di un unico ospedale baricentrico permetterebbe inoltre il risparmio dei 3,5 milioni di euro annui della manutenzione e gestione ordinaria, a cui si aggiungerebbe un risparmio teorico di 5,4 milioni di euro legato alla riorganizzazione del personale medico e non medico, che allo stato attuale è insufficiente in entrambi i presidi con notevole dispersione delle risorse umane dell’Asl, e che raggiungerebbe invece il pieno organico proprio grazie all’accorpamento dei due ospedali.

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