IN CONSIGLIO COMUNALE UN ORDINE DEL GIORNO SULL’OSPEDALE CASTELLI

IN CONSIGLIO COMUNALE UN ORDINE DEL GIORNO SULL’OSPEDALE CASTELLI
Ecco di seguito l’ordine del giorno approvato ieri sera in consiglio comunale in materia di sanità – Ospedale Castelli dai gruppi consiliari di Partito Democratico, Alleanza Civica per Verbania, Comunità.Vb, Gruppo Misto, Insieme per Verbania, Prima Verbania, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Movimento 5 Stelle. La Lega non ha partecipato al voto.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI VERBANIA 

Visto il perdurare della situazione di emergenza sanitaria che prosegue, purtroppo, ormai da un anno e che, nuovamente, sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nel suo complesso, richiedendo un enorme sforzo a tutto il personale sanitario a tutela della salute di ciascuno di noi e a cui rinnoviamo sostegno, stima ed infinita gratitudine; 

VALUTATO  

– che nella seconda metà di ottobre (inizio della seconda ondata COVID 19) l’ASL ha deciso di concentrare sul Castelli tutti i malati Covid, fermando l’attività chirurgica programmata (mantenendo solo quella urgente oncologica) e ha spostato a Domodossola, oltre agli interventi programmati, tutti i letti di terapia intensiva cardiologica (UTIC), al fine di disporre di più letti di rianimazione per Covid. Successivamente a causa dell’esplosione di casi COVID, sono stati sospesi al Castelli anche gli interventi urgenti, dirottati (già a livello di 118) verso il S. Biagio a cui si è aggiunto il tentativo di trasferire i reparti di Ostetricia e Ginecologica in altro ospedale. 

– che ad oggi i ricoveri sono pari a 52 posti al Castelli, 41 al San Biagio, 23 al Coq di Omegna, 32 all’Eremo di Miazzina e 4 all’Istituro Auxologico di Piancavallo 

– che il Comune di Verbania ha messo a disposizione IL TEATRO IL MAGGIORE fin dalla metà di gennaio per l’avvio della campagna vaccinale 

– che ad oggi non sono noti gli indirizzi sulla programmazione socio sanitaria dei prossimi anni

 CHIEDE ALLA REGIONE PIEMONTE  E ALL’ASL VCO 

– Che la campagna di vaccinazione avvenga ad un ritmo intensificato in quanto urgenza per i cittadini, attraverso un cronoprogramma certo che indichi le modalità e il coinvolgimento dei medici di medicina generale 

– Che nell’Ospedale Castelli, cui afferisce un bacino di utenza di circa 100.000 abitanti, anche nei periodi in cui la pandemia imponesse il blocco di tutta l’attività programmata, sia mantenuta l’attività urgente e quella oncologica chirurgica, come da prescrizione regionale (DIRMEI) 

– Che all’Ospedale Castelli, terminata l’ondata pandemica, come ci auguriamo venga fatto anche per gli altri presidi ospedalieri del territorio del VCO, siano ristabilite tutte le attività precedenti investendo le risorse necessarie per recuperare, e potenziare, in tempi rapidi il ritardo che si è accumulato in seguito al blocco di tutte le attività programmate sia nei vari reparti/servizi che nei vari ambulatori.  

– di fornire con maggiore contezza e sollecitudine dati, indicazioni e intendimenti rispetto alla situazione dell’Ospedale Castelli fugando ogni dubbio rispetto alle paventate intenzioni di privatizzazione. 

– di ottenere rassicurazioni certe per il rispetto di quanto emanato dalla Regione in data 27.01.2021 cioè affinché siano urgentemente ripristinati i posti letto in precedenza dedicati alle attività chirurgiche e alla UTIC nell’ospedale di Verbania; 

– di programmare concretamente l’attuazione della medicina territoriale con la predisposizione di una sede definitiva ed adeguata della Casa della Salute di Verbania. 

– di ridefinire un sistema di cura e prestazioni sociosanitarie residenziali per la popolazione anziana. 

– di predisporre un piano per la cronicità, tema questo già urgente prima del Covid considerato la composizione demografica del nostro territorio, ma a maggior ragione non più rinviabile a seguito del Covid;                    

-di predisporre un adeguato piano di accoglienza e gestione, in strutture adeguate, dei pazienti affetti da grave demenza senile non gestibili, per problemi comportamentali, presso gli attuali reparti di degenza e nelle RSA; 

– di richiedere una programmazione di assunzioni per l’imprescindibile e ormai non più rinviabile necessità di rafforzare in termini numerici di personale sanitario.

  1. mi permetto sottolineare il “richiamo” fatto alla ASL VCO per aver disatteso alle indicazioni regionali: cioè aver soppresso al Castelli (bacino di utenza 100.000 ab. su 160.000 dell’intero VCO) le urgenze chirurgiche e anche la terapia chirurgia dei tumori (tranne che per i mammari) spostandole sul S.Biagio prolungando così le sofferenze dei malati e aggiungendo loro potenziali rischi aggiuntivi (determinati da tempi prolungati). Cosa ne pensa la popolazione e il Tribunale dei diritti del malato?

    Reply

Lascia un commento a GBFDL Cancella il commento

La tua email non sarà pubblicata.