IN PIEMONTE SUPERATI I 4 MILIONI DI DOSI DI VACCINO SOMMINISTRATE

IN PIEMONTE SUPERATI I 4 MILIONI DI DOSI DI VACCINO SOMMINISTRATE

La situazione odierna evidenzia in regione i nuovi casi di persone positive al Covid a quota 40.  Nel Vco oggi 2 nuovi positivi (-2).  A Verbania  il numero dei positivi resta a quota 1, il tasso dei positivi per 1.000 abitanti a 0,03. L’Ospedale Castelli non registra nessun ricovero di positivi. Nessun decesso di positivi registrato oggi nel Vco, per cui il totale dell’anno in corso resta a quota 121.  Restano 3  i comuni del Verbano con positivi, che ammontano in totale a 3:  Stresa 1, Verbania 1, Ghiffa 1.   In provincia sono complessivamente 12 (+1) i comuni con positivi, che in totale ammontano a 18 (+1).

In Piemonte si sono superati i 4 milioni di dosi di vaccino somministrate. Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 4.039.182 dosi (di cui 1.485.236 come seconde), corrispondenti al 90,8% di 4.446.580 finora disponibili per il Piemonte. Abbiamo tagliato un altro traguardo importante che segna il ritmo veloce della nostra campagna vaccinale – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Più del 93% degli over50 che hanno aderito sono stati già vaccinati con almeno una dose, ma è fondamentale che tutta la popolazione risponda a questa chiamata, perché il vaccino è l’unica vera possibilità di proteggerci dal Covid e dalle sue varianti, garantendo la sicurezza delle nostre vite e del nostro lavoro, senza costringerci mai più a subire nuovi lockdown o limitazioni della nostra libertà.

Dal pre-report settimanale risulta che nella settimana 28 giugno-4 luglio in Piemonte si è ridotta l’incidenza dei nuovi casi di oltre il 23%, anche se in minor misura rispetto alla settimana precedente. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi è sceso da 0.56 a 0.50. La percentuale di positività dei tamponi è rimasta costante (0.3%). Ancora ridotti i tassi di occupazione dei letti ordinari (dal 3% all’1%) e in terapia intensiva (dal 2% all’1%). Sono diminuiti i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note.

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