INSEDIATO IL NUOVO QUESTORE DEL VCO

INSEDIATO IL NUOVO QUESTORE DEL VCO

Ha preso servizio oggi a Verbania, con le funzioni di Questore, il Dirigente Superiore  della Polizia di Stato Giancarlo Conte, romano, anni 58, laureato in giurisprudenza,  entrato nella Polizia di Stato nel 1985. 

Al termine della frequenza del corso quadriennale presso l’Istituto Superiore di Polizia è  stato assegnato, con la qualifica di Vice Commissario, alla III Zona Polizia di Frontiera  di Bolzano, con l’incarico di dirigente del Settore Polizia di Frontiera/Commissariato  di P.S. di Malles Venosta (BZ) e, successivamente, a quello del Brennero (BZ). Dal  1993 al 1994, quale direttore di Sezione, si è occupato della gestione dei collaboratori  di giustizia presso la Direzione Centrale della Polizia Criminale a Roma. Dal 1994 e fino  al 1997, con la qualifica di Commissario ha ricoperto presso la Questura di Bolzano,  l’incarico di vice dirigente della Squadra Mobile e funzionario addetto alla divisione  Polizia Anticrimine, con funzioni di funzionario sovrintendente della Sezione Polizia  Postale di Bolzano, per poi essere assegnato al locale Ufficio D.I.G.O.S., con compiti di  Vice Dirigente. Dal 1997 al 1999, con la qualifica di Commissario Capo, ha ricoperto  l’incarico di Dirigente del Commissariato distaccato di Bressanone (BZ) e dal 1999 al  2006, con la qualifica di Vice Questore Aggiunto, quello di Dirigente della D.I.G.O.S. di  Bolzano. Dal 2006 al 2010, ha assunto, sempre nella stessa sede, gli incarichi di Dirigente  della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e dell’Immigrazione, Capo di  Gabinetto e Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine. Nel dicembre 2010,  nominato primo dirigente della Polizia di Stato, ha ricoperto per un breve periodo  l’incarico della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale e dell’Immigrazione nella  stessa Questura di Bolzano, per poi approdare nel febbraio 2011 alla Sezione Polizia  Stradale di Bolzano, in qualità di dirigente e con funzioni vicarie del dirigente del  Compartimento Polizia Stradale del Trentino Alto Adige e Belluno. Dal 16 luglio 2018  ha ricoperto l’incarico di Vicario del Questore della provincia di Pordenone e  successivamente dal 12 dicembre 2020 l’analogo incarico alla Questura di Udine. In data  26 gennaio 2024 è stato promosso alla qualifica di Dirigente Superiore e dal 26 febbraio  successivo ricopre l’incarico di Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per il  Trentino-Alto Adige e Belluno. Dal 18 giugno è Questura della provincia del  Verbano-Cusio-Ossola. 

Conte si è distinto per un’articolata attività investigativa tra il 2000 e 2001, estesa anche  alla Germania e Austria la prima applicazione in Italia della legge “Mancino”, in tema di  incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o  nazionali, nei confronti di un gruppo di 12 connazionali di lingua tedesca appartenenti al  gruppo transnazionale neonazista “Blood & Honor”, tutti destinatari di provvedimenti di  custodia cautelare richiesti dalla Procura della Repubblica di Bolzano, poiché resisi  responsabili di atti di violenza e discriminazione xenofoba. Sempre allo stesso  funzionario si deve la successiva indagine nei confronti dei componenti di lingua italiana  dell’Alto Adige, e di altre provincie del triveneto, del “Veneto Fronte Skin”, sodalizio,  questo, succursale italiana della medesima organizzazione neonazista, per ripetuti atti  di violenza, anche cruenti, da questi consumati in Alto Adige.

Celebre è stato l’episodio registrato dagli investigatori relativo al paradossale episodio  violento di discriminazione razziale, di stampo xenofobo, ad opera dei neonazisti  sudtirolesi nei confronti dei “camerati” italiani della medesima organizzazione  internazionale appartenenti al “Veneto Fronte Skin”. Allo stesso Dirigente sono  ricondotte tra il 2003 e il 2005 le prime indagini in Italia nei confronti dei componenti  altoatesini delle due più note bande motociclistiche fuorilegge in Europa, i “Bandidos  “ e gli “ Hell’s Angels”, a seguito di numerosi episodi di violenza, risse e pestaggi  consumati nella provincia di Bolzano per il controllo delle attività illecite, con  turbativa all’ordine pubblico, e culminati con l’omicidio del capo della Sezione  meranese dei “Bandidos” Paul Weiss ad opera del capo della sezione bolzanina della  banda rivale Karl Heinz Wieser. Le indagini estese in tutta Italia e in tutta Europa, oltre a  disarticolare le strutture altoatesine dei due schieramenti, hanno permesso alle autorità di  far luce su una nuova realtà della galassia criminale internazionale che si stava  affacciando in Italia, e già presente nel vecchio continente.

NELLA FOTO Giancarlo Conte

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