“ITALIA VIVA” LANCIA L’ALLARME PER IL TURISMO DEL VCO

“ITALIA VIVA” LANCIA L’ALLARME PER IL TURISMO DEL VCO

Un comunicato di “Italia Viva”  lancia l’allarme per le preoccupanti conseguenze che l’emergenza in corso provoca al comparto turistico del Vco:

La crisi di sistema che stiamo vivendo ha colpito duramente il turismo nel suo insieme. Purtroppo, anche il VCO e l’alto novarese non fanno eccezione, con i suoi laghi e le splendide montagne del massiccio del Monte Rosa e delle valli ossolane svuotate di visitatori. Una crisi che si è abbattuta duramente e che rischia di vanificare gli sforzi degli operatori per un’intera stagione. Noi di Italia viva VCO abbiamo voluto farci portavoce di queste problematiche, interpellando sia i rappresentanti del distretto turistico sia direttamente gli operatori del settore, per comprendere meglio quale fosse l’entità del disastro e soprattutto quali fossero le proposte concrete da loro auspicate sia per gestire l’emergenza attuale che per immaginare una ripresa.

Ne è uscita una fotografia preoccupante, con un settore completamente bloccato, una perdita attuale che è del 100% delle prenotazioni e che anche a crisi sanitaria risolta non sarà in grado di definire un quadro preciso per ricominciare. Il turismo nel nostro territorio vive per l’80% di estero, quindi le diverse dinamiche negli stati mettono in discussione anche qualsiasi piano di ripresa, che per il settore andrà ben oltre qualsiasi data stabilità per le altre attività commerciali.

Sono in molti ad ipotizzare un 2020 senza turisti. Per questo motivo chiediamo che il governo nazionale in collaborazione con quello regionale, si attivino con soluzioni concrete e progettate per sostenere questo importante comparto produttivo, che ha dinamiche e peculiarità differenti dagli altri.

È necessario predisporre un piano tempestivo che descriva quali sono le misure da mettere in atto per permettere la riapertura in totale sicurezza. In un settore che vive grazie agli spostamenti e dove la contiguità fra gli individui è difficile da limitare, il progetto deve essere predisposto velocemente per dare agli operatori gli strumenti per valutare la possibilità di riconvertire le proprie attività. È necessario tutelare sia gli eventi di spettacolo che quelli sportivi più importanti che si svolgono sul territorio. Manifestazioni che quest’anno difficilmente si potranno realizzare, valutando anche le perdite economiche che ne scaturiranno per le associazioni organizzative e per le località che li ospitano, per non perdere un patrimonio di assoluto valore.

E’ infine fondamentale tutelare i lavoratori, per lo più stagionali, che in molti casi non riprenderanno la loro attività in questa stagione e che a causa dei ritardi o della totale inattività non potranno nemmeno accedere ai sussidi di disoccupazione (napsl).

Bisogna quindi predisporre un piano completo e pensato per questo comparto, che tuteli il patrimonio economico importante. Oltre all’oggi bisogna pensare anche al domani, impostando da ora un progetto di comunicazione e promozione per far ripartire il nostro territorio dopo la crisi, un piano che preveda eventi eccezionali come l’allungamento dell’apertura dei palazzi borromei, dei nostri parchi botanici e che immagini per la prossima stagione l’organizzazione di eventi speciali, che siano in grado di dare maggiore visibilità al territorio. Accanto a questo sarà necessario aiutare anche con un sostegno concreto le attività di promozione che le singole realtà introdurranno, valutando inoltre la possibilità di potenziare l’offerta in settori oggi ancora in fase di sviluppo come l’outdoor, che avendo una stagionalità più ampia potrebbero contribuire ad alleviare gli effetti della crisi già dall’autunno di quest’anno. Cerchiamo quindi di proteggere il presente cercando di trarre spunti per diventare ancora più competitivi per il futuro.

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