LA DENUNCIA DI UN QUADRO SEMPRE PIU’ DRAMMATICO E ANGOSCIANTE PER I SERVIZI SANITARI TERRITORIALI

LA DENUNCIA DI UN QUADRO SEMPRE PIU’ DRAMMATICO E ANGOSCIANTE PER I SERVIZI SANITARI TERRITORIALI

Un quadro drammatico in continuo e profondo peggioramento. Una situazione di assoluta emergenza, angosciante, assurda, surreale, senza che nulla venga fatto per porvi rimedio. Condizioni di sfascio negli ospedali del territorio,  per cui non viene più garantita  l’erogazione e la sicurezza delle prestazioni sanitarie e non resta che recarsi altrove.  Denuncia di casi non adeguatamente trattati che creano preoccupazione e di un livello di mancanza di assistenza sanitaria al limite della legalità e tale da giustificare azioni legali nei confronti di chi  riveste posizioni di responsabilità nel settore. Questi i termini  assolutamente letterali nei quali è stata delineata la situazione dei servizi sanitari territoriali nella conferenza stampa convocata oggi a Palazzo Flaim dal sindaco Silvia Marchionini e dal presidente del consiglio comunale di Verbania Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi, alle cui dichiarazioni si sono aggiunte quelle dei sindaci di Vignone, Caprezzo e Quarna.

Espressa profonda comprensione per gli operatori sanitari per i quali diventa sempre più difficile resistere in simili condizioni,  si sono delineati alcuni aspetti che evidenziano la gravissima emergenza,  sulla quale si denuncia la mancanza di rapporti tra la Asl e gli amministratori locali e da parte delle forze politiche interventi propagandistici assolutamente fuori luogo a fronte della drammatica realtà.  I dati di fatto sottolineano la situazione di agonia dei due ospedali, tale da far ritenere che il disegno della Regione, anche se non dichiarato, sia quello di giungere ad una progressiva privatizzazione della sanità.  Tra gli aspetti denunciati, la migrazione dei primari e il “disastro” dei gettonisti che coprono percentuali triplicate nell’arco di un anno e per i quali si chiede chi li guidi, li coordini e ne curi l’inserimento nel contesto sanitario locale.  I dati relativi ai tempi di attesa presentano aspetti contradditori e sono in continuo peggioramento in entrambi gli ospedali: a titolo puramente esemplificativo, si raggiungono 152 giorni di attesa per visita cardiologica, 267 per visita oculistica, 338 per visita urologica, 231 per gastroscopia, 393 per colonscopia, 189 per risonanza magnetica.  Altro aspetto definito scandaloso è quello della chirurgia all’ospedale di Verbania, persistendo l’incomprensibile ed ingiustificato trasferimento a Domodossola di tutti gli interventi di alta e media intensità per tutti gli abitanti della provincia.  Oggetto di accese proteste è pure l’impossibilità e di conseguenza la mancanza di comunicazioni sia all’interno che all’esterno da parte della direzione generale dell’Asl. chiusa in una sorta di “torre eburnea” e sorda ad ogni richiesta.  Alle deficienze croniche si aggiungono insomma le situazioni in inarrestabile peggioramento che conducono ad una sorta di deprecabile abitudine al “sempre peggio” senza affrontare i veri e indilazionabili problemi sul tappeto e proseguendo invece nelle interminabili polemiche sull’assetto ospedaliero del territorio in corso da decenni senza approdare ad una soluzione.

A tutti i Sindaci verrà inviata come ulteriore elemento di conoscenza e di riflessione una completa documentazione di dati che evidenziano la gravità estrema della situazione, mentre il sindaco Marchionini chiederà su tale base concreta e incontrovertibile un incontro con il Prefetto.

Da parte nostra resta inteso che, a fronte della gravità della situazione denunciata che chiama in causa precise responsabilità,  sarebbe auspicabile l’intervento di chi in tale situazione è a vario titolo coinvolto e che pubblicheremmo naturalmente per la doverosa completezza di informazione che richiede un argomento di simile importanza. Di più, non mancheremo di inoltrare in particolare ad Asl e Regione specifiche sollecitazioni in tal senso.

 

Nelle foto Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi e Silvia Marchioniniù

  1. Incidente in moto ad Oggebbio, il conducente si rompe una gamba. Dove viene trasportato? A Verbania dove le sale operatorie non funzionano per mancanza di personale? A Omegna dove non c’è un unità di emergenza? A Domodossola? A Torino.
    Con buona pace dei sostenitori dei tre ospedali perché uno unico sarebbe troppo lontano per le emergenze.

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