LA GIORNATA DELLA RETE ONCOLOGICA PIEMONTESE NEL VCO

LA GIORNATA DELLA RETE ONCOLOGICA PIEMONTESE NEL VCO
Il 21 marzo si celebra in tutte le Aziende Sanitarie della Regione Piemonte e Valle d’Aosta la Giornata della Bussola dei Valori della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta, alla sua seconda edizione, per testimoniare l’impegno degli operatori per far crescere i valori che ne sostengono l’attività quotidiana spesa a fianco dei pazienti affetti da malattie oncologiche.   A cura della Asl Vco,  giovedì 21 marzo dalle 14.30 alle 17 presso l’Ospedale Castelli di Verbania il personale Medico e Infermieristico incontrerà i cittadini per illustrare le attività svolte per la prevenzione del cancro, secondo i 12 punti del Codice Europeo e la sua cura. Saranno allestiti degli stand per ricreare i percorsi aziendali, dal primo step “sospetto di malattia” a cura del Medico di Medicina Generale e/o dello Specialista che “accende” il percorso, proseguendo con la presa in carico: CAS, GIC, trattamenti chirurgici / radioterapici / chemioterapici / fisioterapici/ altri trattamenti, fino alle Cure Territoriali e all’Hospice. Saranno inoltre descritte tutte le attività di sostegno messe in atto con il progetto “Solidarietà” realizzato grazie alla collaborazione delle Associazioni di Volontariato e di Pubblica Tutela rivolte ai pazienti oncologici.
La Rete Oncologica, primo modello di Rete a livello nazionale, è costituita dai professionisti di tutte le Aziende Sanitarie del Piemonte e Valle d’Aosta che assistono le persone affette da patologie tumorali. È stata artefice di una nuova modalità operativa di accoglienza del paziente, che può accedere in modo rapido ed appropriato ai percorsi di diagnosi e cura indipendentemente da dove vive, e di una presa in cura del paziente stesso e della sua famiglia ricca di valori come la comunicazione, il dialogo, la dignità, la solidarietà, la sostenibilità, la formazione e la qualità, che “fanno la differenza”.
Grazie alla Rete gli operatori sanitari hanno infatti progressivamente imparato a lavorare insieme e a spostare l’attenzione “dalla malattia al malato”, assicurando una valutazione completa delle problematiche legate al singolo: il paziente non è la malattia, ma la persona malata – cittadino, madre, padre, marito, moglie o figlio – che ha bisogno di diagnosi e cura, ma anche di supporto psicologico, sociale, assistenziale. Tutto questo ha portato alla nascita e allo sviluppo sia dei Centri Accoglienza e Servizi (CAS), strutture di riferimento per il paziente con sospetto o recente diagnosi di cancro, che si occupano di accoglierlo, assisterlo e orientarlo attivando il percorso di diagnosi e tutto quanto necessario a supportare lui e la sua famiglia dal punto di vista psico-sociale, sia dei Gruppi Interdisciplinari e Cure (GIC) che al termine del percorso diagnostico valutano ogni singolo paziente impostando il programma coordinato di cura attraverso una valutazione simultanea e multidisciplinare da parte di tutti gli Specialisti coinvolti… insomma una vera e propria équipe medica che basa la propria operatività sulla comunicazione e la condivisione interdisciplinare.
Anche l’Area omogenea del Piemonte Nord Est è stata “catturata” nella Rete e ha saputo intrecciare i nodi fondamentali in ciascuna Azienda Sanitaria: è così che troviamo il Centro Accoglienza e Servizi (CAS)presso l’ASL di Biella, l’ASL di Novara, l’ASL del Verbano Cusio Ossola, l’ASL di Vercelli e l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Novara, al quale si rivolge il paziente stesso, oppure è inviato da parte del Medico di Medicina Generale o da qualsiasi Specialista del Territorio e dell’Ospedale in presenza di un alto sospetto di patologia tumorale. E troviamo i Gruppi Interdisciplinari Cure (GIC), con Specialisti di diverse discipline della medesima Azienda o di Aziende dell’Area, a seconda delle caratteristiche della patologia da trattare. La regia di questi percorsi di diagnosi e cura è affidata a ciascun CAS, che si coordina con i GIC aziendali e di Area, permettendo a ciascun paziente un’appropriata valutazione del proprio caso. Ilruolo di Centro di Riferimento di Area è svolto dall’Azienda Ospedaliero Universitaria (AOU) “Maggiore della Carità di Novara – “hub” per il Piemonte Nord Est – che offre un’assistenza qualificata per tutte le patologie complesse dell’ambito territoriale. Tutti i CAS collaborano in modo stretto con il Volontariato che rappresenta una risorsa preziosa che affianca i professionisti sanitari nelle diverse tappe della malattia oncologica. Molte Associazioni sono impegnate nella diffusione di programmi di prevenzione dei tumori, organizzano eventi rivolti alla popolazione e si occupano di prevenzione secondaria, finanziando visite preventive gratuite. Il loro contributo è rivolto anche ai progetti di miglioramento dell’accoglienza con l’acquisto di arredi e attrezzature sanitarie, al trasferimento dal domicilio ad altre sedi o ad interventi di supporto domiciliare per le persone più fragili e nella delicata fase di malattia avanzatae nel fine-vita garantendo la loro presenza sia in Hospice che al domicilio. I Volontari, con la loro presenza discreta, cercano di mettere a proprio agio e di supportare i pazienti, le loro famiglie e gli operatori impegnati nell’assistenza oncologica.

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