LA GIORNATA IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE: PERCHE’ A VERBANIA

LA GIORNATA IN RICORDO DELLE VITTIME DELLE MAFIE: PERCHE’ A VERBANIA

“Luoghi di speranza. Testimoni di bellezza” è il titolo della XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che a livello regionale si svolge quest’anno a Verbania. Fin dal 1995 Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie dedica il primo giorno di primavera alla memoria, organizzando la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie” in un luogo simbolico d’Italia. Dal 2016 in ogni regione viene individuata una città significativa nella quale celebrare questa giornata e per il 2017 la scelta è caduta su Verbania, dopo che lo scorso anno fu  a Torino. Per Libera Piemonte non è stato semplice designare la città che ospitasse la XXII edizione: ci si è decisi considerando che è importante estendere la celebrazione della Giornata orientando lo sguardo e l’attenzione di tutti su ciò che sta fuori dalle mafie: connessioni e interazioni, relazioni e collaborazioni con il tessuto sociale, economico e politico di una realtà provinciale. È abitudine osservare, leggere e interpretare le mafie solo dove si palesino con i metodi e gli atti che da sempre le hanno caratterizzate. Oggi è importante ragionare sulle nuove forme della loro presenza. Questa riflessione individua nella provincia del Vco, in particolare nella città di Verbania, un luogo simbolo, un prototipo settentrionale, dove poter costruire un confronto su questi argomenti.

Un territorio, quello lacustre e montano, che appare come un’isola felice, lontana dalle grandi operazioni antimafia dell’ultimo decennio, apparentemente immune dalla devastazione dei meccanismi criminosi. In realtà, però, il recente passato racconta un’altra storia, ricca di indizi significativi: il territorio ha fatto conoscenza di “pionieri“ che hanno permesso l’insediamento in Val d’Ossola della ‘ndrangheta; alcuni di essi poi, sono ricomparsi, nel corso degli anni, come protagonisti di vicende giudiziarie; numerosi sono i beni confiscati presenti sul territorio; la presenza, come villeggianti,  della famiglia Graviano che ha potuto godere delle bellezze del lago d’Orta; i confini del Vco con la vicina Svizzera, che è stata protagonista nell’ultimo periodo di arresti per ‘ndrangheta, così come con la provincia di Novara, nella quale, alcuni episodi di usura hanno lambito le sponde del lago; la vicinanza/contiguità con la sponda lombarda del lago Maggiore, che, negli anni, dalle rive all’entroterra, ha raccontato molto di storia criminale. Fatti, circostanze, episodi che ci dicono della necessità di aumentare il livello di attenzione, che inducono ad interrogarci su quale sia il contesto territoriale (socio-politico ed economico) funzionale all’insediamento criminoso, in particolare alla specificità dei comportamenti e dell‘azione mafiosa ed alla possibilità che possano compiersi e svilupparsi le attività economiche che lo riforniscono di risorse. Si tratta di comprendere come la cosiddetta “zona grigia” giochi la sua parte. Quell’area di mezzo, tra legalità e malaffare, che riesce a trarre profitto non tanto dalla commissione di atti criminosi e violenti, ma dalla propensione alla passività, all’illegalità e al favoreggiamento nei confronti delle organizzazioni criminali presenti sul territorio.

libera vco

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata.