LA POLEMICA INFURIA: UN INTERVENTO DEL COMITATO SALUTE VCO SUL DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

LA POLEMICA INFURIA: UN INTERVENTO DEL COMITATO SALUTE VCO SUL DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

Il Comitato Salute Vco interviene con un comunicato dal titolo “Oggi le comiche !” sulle ultime dichiarazioni rilasciate dal responsabile della Federazione dei medici pediatri del Vco:

Siamo alle comiche, si spera finali, e per scompisciarsi dalle risate, basta leggere le dichiarazione di questo medico riportate sul quotidiano “La Stampa”.

Ma cosa dice di tanto comico questo signore? La sua proposta è semplice.

Invece di chiudere il Punto nascite a Domodossola, che oggi (dice lui) registra una media anno di 270 parti, è meglio chiudere Verbania, che di parti ne registra 498 e trasferire il tutto il Dipartimento materno infantile a Domodossola.

Con questa manovra lui reputa che l’ASL 14 risparmierebbe due milioni di euro all’anno.

Poichè questa “barzelletta” potrebbe anche esser presa sul serio da qualche sprovveduto, forse è bene, nostro malgrado, fare qualche precisazione.

  • Che il punto nascite di Domo sia da chiudere, oltre che dal buonsenso, è stato certificato dalla bocciatura di una serie di ricorsi. Stupisce che la Regione Piemonte non si sia ancora adeguata.
  • L’esito di questi ricorsi certifica non solo che ne sia doverosa la chiusura, ma che il Punto nascite NON doveva nemmeno essere aperto.
  • In questi anni la Regione Piemonte, con i soldi di TUTTI noi, ha tenuto in funzione una struttura che non andava mai aperta. Ha idea quel signore quanti soldi si sarebbero risparmiati? Certo che se uno come lui, dopo la laurea, è entrato in Ossola chiudendo dietro di sè la porta e gettando nel Toce la chiave, non può che avere un orizzonte limitato. Farebbe bene ricordare che i problemi della Sanità del VCO sono problemi di TUTTI e non di una sola parte del territorio.
  • Che il numero di parti a Verbania sia smottato sotto i 500 mette in agitazione tutti quanti; ma noi, in tempi non sospetti (e parliamo di tre anni fa, quando era già in atto un fuggi fuggi generale delle partorienti verbanesi che preferivano altre strutture), abbiamo sollevato il caso. Il motivo era ed è noto e noi abbiamo sollecitato la Direzione dell’ASL 14 ad intervenire, ma non è stato fatto nulla. Qui sta la vera ragione di questo immobilismo: i cittadini chiedono conto alla Direzione Generale, che ha colpevolmente consentito che si creassero le premesse per mettere in forse addirittura l’esistenza del Punto nascite di Verbania.

Non s’è mai visto che nella Sanità alcuni servizi vitali siano collocati nella periferia del territorio, fuori dalle linee di comunicazione.

Dove ciò è stato fatto, le conseguenze sono state:

– strutture sottoutilizzate.

– costi maggiori di esercizio.

– difficoltà conseguente ad attrarre professionisti d’esperienza.

– tanti soldi distribuiti a liberi professionisti. Al Punto nascite di Domo non è già così?

E’ questo che si vuole?

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