Su iniziativa del TAVOLO NAZIONALE PER LA SCUOLA DEMOCRATICA il mondo della scuola si mobilita sabato 18 ottobre in mille piazze del Paese contro le indicazioni nazionali e IN DIFESA DELLA SCUOLA DEMOCRATICA E COSTITUZIONALE del Paese. Lo si farà anche a Verbania, la mattina sotto palazzo Flaim (dalle 9 alle 12), nel pomeriggio (dalle 15 alle 16) davanti al muro che ricorda i caduti e deportati della lotta antifascista presso la Casa della Resistenza di Fondotoce (da cui poi, a partire dalle 16, ci si collegherà con le altre piazze d’Italia). La mobilitazione coiunvolgerà tutte le organizzazioni e associazioni di insegnanti, intellettuali e ricercatori che hanno dato vita al Tavolo Nazionale per la Scuola Democratica e Costituzionale, ribadendo che la Storia è una scienza, non un raccontino edulcorato e di parte, da uniformare agli interessi di chi gestisce il potere come invece vorrebbe il Ministro Valditara.
Nel comunicato diffuso per l’occasione si legge: L’attuale sistema formativo nazionale è posto in discussione dal Ministro Valditara che lo vorrebbe trasformare in un’istituzione nostalgica, autoritaria, prescrittiva e di “indottrinamento”. E’ infatti questo l’obiettivo che si evince dal testo delle Nuove Indicazioni Nazionali 2025 che, in verità, si presentano come “nuovi programmi” che il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) vorrebbe imporre alle scuole dell’autonomia, ben sapendo che, invece, la legge riconosce a queste la piena e univoca titolarità nella elaborazione dei curricoli. La verità è che chi ci governa non vuole una scuola che accompagni i giovani a pensare criticamente con la propria testa e perciò vuole ribaltare la logica e la funzione democratica della Scuola che ci viene dalla Costituzione e, dunque, dai principi e dai valori della Resistenza.
Che quella di Valditara sia una operazione assolutamente ideologica è testimoniato dal fatto che il Consiglio di Stato ha respinto al mittente le suddette Nuove Indicazioni rilevando che non si vede alcuna ragione per modificare quelle del 2012-2018 tuttora vigenti. Queste ultime, infatti, sono improntate alla promozione di quella stessa “piena e libera cittadinanza” evocata fin dal 1944 dalla Giunta Provvisoria della Repubblica partigiana dell’Ossola, secondo cui l’educazione deve servire per imparare ad essere se stessi, con piena coscienza della grande trasformazione che oggi si svolge nella società europea e nel mondo.
In un mondo fatto letteralmente a pezzi dalle guerre tra tante patrie inconciliabili e alimentate da altrettante ideologie sovraniste e divisive, l’educazione che serve ai nostri giovani, che respirano futuro e che hanno diritto a costruirsi un sereno avvenire è solo quella di carattere universale e d’altra parte “i nostri bambini non sono e non possono essere dei sacchi vuoti da riempire”.


Mi piacerebbe sapere una cosa. Quando si parla di Costituzione antifascista, ci riferisce al passato fascismo o anche a tutte le forme di dittatura e tirannia? Io credo che i padri costituzionali guardassero molto oltre. Anche perché se parliamo di Costituzione antifascista, se in Italia ci fosse un regime comunista sarebbe tollerato? Quindi Difendere la Costituzione significa essere antifascisti o anche anticomunisti o anti qualsiasi dittatura? Secondo me a molti delle piazze andrebbe bene un regime comunista-islamico.
Che strano, non mi risulta che l’Italia nella sua storia abbia avuto una dittatura diversa da quella del fascismo…..
https://monicadascenzo.blog.ilsole24ore.com/2018/10/29/litalia-e-una-repubblica-antifascista-per-legge-non-per-opinione/?refresh_ce=1
https://www.mim.gov.it/-/riforma-del-voto-di-condotta-via-libera-definitivo-del-consiglio-dei-ministri-valditara-costruiamo-una-scuola-autorevole-fondamentali-merito-rispetto-
Questi quanto si meritano?
https://www.romatoday.it/politica/saluti-romani-cori-duce-istituto-ruiz-occupato-roma.html
Ottimo nickname. Faccia vedere l’articolo ai Suoi amici fascisti rossi che sfasciano le piazze e menano la polizia e poi mi fa sapere se un saluto romano è peggio di distruggere le città. Bravi.
Va bene. Basta che la finisci.
Come si fa a non essere daccordo? Fare del proprio mandato una missione per edulcorare il passato, per rivisitare la nostra storia, per cercare di giustificare gli immondi avvenimenti che ne fanno parte e dei quali i loro predecessori (quelli della loro stessa parte politica) sono colpevoli, è assolutamente vergognoso. Provo vergogna per questo manipolo di incompetenti e mi chiedo come possano governare uno Stato “Democratico e Antifascista” come l’Italia. Qualcuno scriverà che sono stati votati. Ecco appunto, facciamoci due domande, non c’è limite al peggio……
Totalmente d’accordo!
chiedo scusa, ovviamente la castroneria mia è scienza con la i…errore di battitura. Chiedo scusa
Mi perdoni, ma scrivere “scienza” con la “i” non è una castroneria ma il modo corretto di scriverla…….. Ormai nell’errore di battitura non ci crede più nessuno 😉
Va bene. Basta che la finisci.
Ahimè. Parlano di ideologia e di indottrinamento da parte di un ministro che magari prova a cambiare questo paradigma già presente e preponderante nelle scuole di oggi. Il paradigma sessantottino. Che poi la scuola sia una “scenza” questa è una castroneria della classe scolastica e di insegnamento che oggi ha praticamente distrutto intere generazioni di ragazzi. E poi ci chiediamo perché sono fragili insicuri, e violenti. La scuola di oggi li rende manovrabili. Carne da macello da sacrificare sul piatto dell’ideologia. Piazze piene di ragazzi vuoti. È quello che vogliono. La storia non è scenza. Chi la scrive non è un chimico. Se fino a poco tempo fa non si sapeva nulla delle foibe è un fatto di una gravità incredibile. Il fatto che oggi si dica da qualche parte “democratica è a antifascista” che le foibe siano un’invenzione e’ solo pericoloso. La storia ufficiale non dice che il risorgimento è nato sotto la stella della massoneria. E che lo stemma della repubblica italiana è stato disegnato da un massone. Che il mitico berlinguer era di famiglia massonica. E chi conosce la vera storia di israele? La storia. Già. Allora dovremmo sorbirci ancora una volta le iniziative “democratiche e antifasciste” che puzzano di fascismo rosso. Ah già. Dimenticavo. Il fascismo nasce a sinistra con il socialismo rivoluzionario. Non da Valditara. Lo sapevate cari prof e studenti?
“Scienza” si scrive “scienza”, da uno con due lauree non me lo aspettavo proprio.
ho già chiesto scusa, mi pareva chiaro. Grazie.