LA SODDISFAZIONE DEI SINDACATI PER GLI EMENDAMENTI RELATIVI AI FRONTALIERI

LA SODDISFAZIONE DEI SINDACATI PER GLI EMENDAMENTI RELATIVI AI FRONTALIERI

Da Giuseppe Augurusa della Cgil, Luca Caretti della Cisl e Pancrazio Raimondo della Uil riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato congiunto  a proposito del recepimento in un ordine del giorno degli emendamenti per i frontalieri italiani.

Le scriventi OO.SS. esprimono soddisfazione per un primo passaggio che il Parlamento ha affrontato con il recepimento degli emendamenti per l’estensione dell’indennità di malattia, dell’indennità di disoccupazione e del congedo parentale, a quelle categorie di lavoratori frontalieri italiani negli otto Paesi confinanti e limitrofi che non hanno sufficienti o adeguati strumenti di sostegno. Ancorché non già in fase di conversione del decreto di marzo, i tre emendamenti che di seguito riportiamo, sono stati inseriti in un ordine del giorno a firma Alfieri (PD), che impegna il governo a rendere esigibile la norma e le relative coperture per il successivo decreto di aprile. In particolare l’impegno è assunto su: 

misure a sostegno del reddito per i lavoratori frontalieri residenti in Italia che svolgono la propria attività nei paesi confinanti o limitrofi, definiti ai sensi del Regolamento (CE) n. 883/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, modificato da: Regolamento (CE) n. 988/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 settembre 2009, nonché nella versione dell’Allegato II all’Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, sulla libera circolazione delle persone, prevedendo: 

  • Un’indennità per i periodi di assenza per malattia (ovvero per quarantena equiparata all’assenza per malattia) qualora la stessa non fosse già prevista dalla legge, ovvero dai contratti di lavoro individuali o collettivi applicati dal Paese estero, in misura non superiore a quanto previsto per analoghi trattamenti applicati ai lavoratori che prestano la propria attività in Italia da norme di legge e/o di CCNL. 
  • La garanzia degli ammortizzatori sociali Naspi e CIG in deroga per l’intero periodo dell’emergenza, 
  • L’estensione dell’uso del congedo parentale già previsto dal DPCM per i lavoratori in Italia Esprimiamo inoltre apprezzamento per l’accoglimento dell’emendamento che prevede misure di sostegno per gli italiani all’estero, le cui coperture sono state poste in capo al MAECI, nell’ambito dell’emergenza covid 19, utili anche a nostro giudizio per intervenire in quelle situazioni di lavoratori transfrontalieri per periodi prolungati che hanno visto una forte contrazioni della propria attività, quando non addirittura l’interruzione della stessa.

 

 

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