L’ADDIO A SILVIO CHIABERTO, GRANDE AMICO DI VERBANIA

L’ADDIO A SILVIO CHIABERTO, GRANDE AMICO DI VERBANIA

Si è spento a Torino Silvio Chiaberto, per oltre 50 anni avvocato penalista nel Foro di Torino e assai noto a Verbania.  Nei lunghi periodi trascorsi sul lago Maggiore nella casa acquistata nella frazione verbanese di Cavandone sul Monterosso assieme alla moglie Diana Casavecchia, titolare della galleria d’arte “La Conchiglia” nel capoluogo piemontese,   era stato non solo un semplice villeggiante ma aveva collaborato alla realizzazione di  parecchie importanti manifestazioni culturali e iniziative varie nel luogo da lui tanto amato. Di Verbania MillìEventi e di altre associazioni locali è stato prezioso e insostituibile collaboratore nella organizzazione di mostre ed eventi culturali di grande importanza per la città in cui ha profuso grande impegno.  Significativi alcuni interventi promossi nella frazione di Cavandone, tra cui  la valorizzazione e il recupero di opere d’arte e la sistemazione dell’archivio parrocchiale in cui ha ritrovato e curato il restauro di una pregevole Via Crucis.  Un arricchimento culturale e spirituale del borgo di Cavandone che invita a riflettere sulle radici storiche e spirituali dell’unità europea, è la collocazione tra i sassi del muro esterno della vecchia casa di Chiaberto, di un dipinto realizzato con tecnica similare all’affresco e raffigurante San Benedetto da Norcia, fondatore dell’Ordine Benedettino e appunto patrono d’Europa, con in mano un libro su cui è raffigurata la chiesa di Cavandone in segno di appartenenza al luogo. Lui stesso ne aveva curato personalmente il cartone affidandone poi la realizzazione alla pittrice e restauratrice Lorella Massarotto. Profondo cultore di studi in materia monastica, lascia scritti sull’argomento e varie opere che ne fanno anche un valido scrittore.  Il funerale si celebra mercoledi a Torino.  Un ricordo tra i tanti giunge dal parroco di Madonna di Campagna e di Cavandone, Giovanni Antoniazzi, nonchè dal precedente parroco don Egidio Borella. E naturalmente, partecipando vivamente al dolore della moglie e dei familiari, non possiamo che rivolgere a lui nel segno di una profonda amicizia in nostro indelebile ricordo e il ringraziamento per quanto ha fatto e per il segno che lascia nella nostra città.

NELLA FOTO Silvio Chiaberto

 

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