L’AMMINISTRAZIONE CHIEDE ALL’ASL DI ATTIVARE LA CASA DELLA SALUTE A VERBANIA

L’AMMINISTRAZIONE CHIEDE ALL’ASL DI ATTIVARE LA CASA DELLA SALUTE A VERBANIA

L’amministrazione comunale chiede alla Asl del Vco l’attivazione di una Casa della Salute a Verbania, individuata presso il Distretto Sanitario a Sant’Anna. Un passo formale, seguito agli incontri avvenuti con Regione Piemonte, Asl, Ordine dei Medici per dotare la città di uno strumento teso a garantire la continuità  assistenziale nei percorsi di cura dei cittadini fra territorio ed ospedale.  Il sindaco Silvia Marchionini e l’assessore Danilo Minocci sottolineano l’importanza di far partire la Casa della Salute, perchè risponde a una esigenza necessaria e utile ai cittadini per un nuovo modello di sanità  in cui il futuro ospedale unico a Ornavasso non sia il solo nodo centrale della sanità , ma sia integrato da questa struttura intesa come primo livello di contatto e di risposta alle esigenze di salute delle persone.  La Giunta regionale avvierà  nel corso di quest’anno, con un primo stanziamento di 4 milioni di euro, 66 progetti di Case della Salute con risorse che saranno utilizzate principalmente per nuove assunzioni di infermieri e altro personale sanitario, per incentivi a medici di famiglia e pediatri, per l’informatizzazione di tutti i servizi offerti e per l’acquisto delle attrezzature. Nella Asl del Vco i fondi previsti sono per il potenziamento delle Case della Salute di Omegna e Cannobio e per quelle da attivare a Verbania e a Crevoladossola. L’ubicazione deve agevolare la possibilità  per i cittadini di accedervi facilmente, per questo l’indicazione del Distretto Sanitario di Verbania in viale Sant’Anna (o in altri idonei locali da reperire da parte della stessa Asl).

La Regione Piemonte prevede lo sviluppo dell’assistenza primaria attraverso le Case della Salute, veri e propri centri attrezzati aperti 12 o 24 ore al giorno per ospitare ambulatori, medici di famiglia, specialisti e infermieri, punto prelievi e servizi assistenziali quali primo livello di contatto del cittadino con il sistema sanitario.  L’intento è quello di promuovere una medicina di territorio:

– sempre più accessibile, facilmente fruibile e visibile, con la stessa autorevolezza dell’ospedale in quanto interagente e complementare rispetto alla medicina specialistica;

– adeguatamente organizzata in ciascun ambito distrettuale e coordinata con l’area socio-sanitaria per intercettare e rispondere appropriatamente ai bisogni della popolazione di riferimento, con particolare riferimento alle patologie croniche a maggior impatto sociale.

 

 

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