L’ANPI VERBANIA RICORDA AUGUSTA PAVESI

L’ANPI VERBANIA RICORDA AUGUSTA PAVESI

L’Anpi Verbania ricorda nel giorno della sua morte Augusta Pavesi, a cui è intitolata la propria Sezione.   Per la circostanza era stato organizzato uno spettacolo presso la Casa della Resistenza, annullato naturalmente per le restrizioni anti covid, ma non è mancato  l’omaggio florale presso la lapide che ricorda la martire partigiana, con un minuto di raccoglimento dedicato a lei e a tutte le donne che ieri e oggi hanno subito e subiscono violenza.

AUGUSTA PAVESI MARTIRE PARTIGIANA 14/11/1944-14/11/2020
La sua amica Mariuccia Morandi la ricorda come una bella ragazza con i capelli ramati e gli occhi verdi. Andavano assieme a scuola di ricamo quando avevano 10, 11 anni. Col trasferimento a Cambiasca si sono perse di vista e si sono ritrovate 5 anni dopo, in tragiche circostanze nel carcere di Pallanza. Mariuccia era stata prelevata con la mamma dalla sua abitazione poiché i suoi fratelli erano Partigiani. Nel carcere seppe della presenza di Augusta e Augusta della sua; grazie ad una guardiana riuscirono ad incontrarsi. Mariuccia racconta: “Un mattino presto la porta della mia cella si aprì ed entrò Augusta. La secondina aveva fatto il miracolo, correndo i suoi rischi. Ci siamo abbracciate piangendo e ridendo, ricordando in quei pochi minuti i nostri giochi e le nostre gioie di pochi anni prima, ancora vive nel ricordo di entrambe. Tre giorni dopo ho saputo che durante la notte Augusta era stata portata via, forse a Novara, non si sapeva nient’altro. E niente si è più saputo in seguito di lei, neppure dopo la guerra, scomparsa nel nulla….Sembra che tra le persone a lei care sono stata l’ultima a vederla e ad abbracciarla”.
Augusta viene arrestata a Cambiasca, presso la sua abitazione, portata in un primo tempo al Comando fascista di Intra, e a tappe successive viene condotta alla sede del Comando di Novara.
Augusta, a diciassette anni, orrendamente torturata e seviziata, muore il 14 novembre 1944. Il suo corpo martoriato sarà ritrovato, qualche tempo dopo, nel fiume Agogna nei pressi di Novara.

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