L’ARCHITETTO ELENA BERTINOTTI ALLA BIENNALE DI ARCHITETTURA DI VENEZIA

L’ARCHITETTO ELENA BERTINOTTI ALLA BIENNALE DI ARCHITETTURA DI VENEZIA

L’architetto Elena Bertinotti di Mergozzo è stata selezionata da RebelArchitette fra le 137 professioniste italiane che partecipano al progetto «Detoxing architecture from inequalities. A plural act»  che si inserisce nella sezione del Padiglione Italia della 17 esima Biennale di Architettura di Venezia. L’ associazione RebelArchitette, che promuove la progettazione al femminile a livello internazionale, si pone l’obiettivo di disintossicare il mondo dell’architettura dalle ineguaglianze, proprio partendo dalla questione di genere e si propone di promuovere nuove letture della professione. Le professioniste sono state selezionate attraverso una ricerca in cui, oltre alla forza estetica compositiva del progetto, si privilegia un impatto utile alla comunità, un’attenzione al mondo del recupero e alla trasformazione dello spazio, un’attenzione all’utilizzo di nuove tecnologie, alla sostenibilità ambientale e alla diffusione culturale del progetto architettonico.  I 137 modelli di ruolo italiani vengono esposti al pubblico con un allestimento che parte da una piattaforma web in cui entrare per conoscere il lavoro delle professioniste e navigare nel loro sito web e un video, un tour virtuale riassuntivo. La Biennale di Architettura How Will We Live Together? curata da Hashim Sarkis resterà aperta fino al 21 novembre. Comprende opere provenienti da 46 Paesi.

Elena Bertinotti, laureata in architettura al Politecnico di Milano, svolge l’attività professionale a Mergozzo.  E’ assai nota tra l’altro per la collaborazione con Amministrazioni pubbliche locali che ha portato alla realizzazione di spazi aperti e luoghi per la collettività, tra cui lungolago di Lesa, Villa Nigra a Miasino  e piazza Giovanni XXIII a V erbania Pallanza.  I progetti in ambito residenziale e turistico prendono corpo dalle tematiche legate alla sostenibilità e al rapporto con il paesaggio.  Un forte senso di responsabilità nel rapporto con l’ambiente e il paesaggio è infatti  il concetto base di un lavoro finalizzato al recupero e alla realizzazione di strutture abitative sostenibili dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Dopo avere co-fondato lo studio DA-A-ARCHITETTI,  collabora con l’Associazione Culturale Asilo Bianco di Ameno e per dieci anni ha curato la rassegna di architettura del paesaggio Paesaggi Mirati occupandosi di allestimenti e installazioni.   E’ arrivata inaspettata questa partecipazione alla Biennale – dichiara – perché non nasce da un’autocandidatura ma da un lavoro di selezione fatto in tutta Italia dal gruppo RebelArchitette. E’ emozionante perché è una partecipazione corale, di comunità, di “archisorellanza”. Nel mio lavoro, come nella mia vita, ho sempre dato importanza alla condivisione, al confronto, alla rete e all’appartenenza alla comunità. Per questo vorrei condividere questa mia partecipazione con tutte le donne che hanno avuto la possibilità di esprimersi nel lavoro, nell’ambito familiare, nella vita, con tutte quelle che non hanno avuto questa possibilità ma hanno fatto grandi sacrifici per darla ai loro figli o a ad altri o stanno lottando per avere un futuro migliore.

 

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