LAVORI LUNGOLAGO PALLANZA: LA POLEMICA NON SI PLACA

LAVORI LUNGOLAGO PALLANZA: LA POLEMICA NON SI PLACA

I lavori per la riqualificazione del lungolago di Pallanza in piazza Garibaldi dopo gli ultimi sviluppi sono diventati ancor più terreno di discussioni e di polemiche i cui toni non solo non si sopiscono, ma diventano anzi sempre più accesi a dispetto degli inviti alla comprensione e al confronto.  Lo testimonia il susseguirsi di comunicati di gruppi politici, amministratori, commercianti,  con un botta e risposta che sembra trasformarsi in una sorta di dialogo tra sordi. Così dopo gli interventi del sindaco Silvia Marchionini e dell’assessore Patrich Rabaini giunge subito l’ulteriore replica di Verbania Futura, che invita il distratto assessore ad alzarsi dal divano e, anziché limitarsi a rintuzzare le critiche, a farsi un giro a Pallanza tra i commercianti e i residenti per sentirne delle belle!   Ma ecco il comunicato completo diffuso dal gruppo civico:

Ogni volta che tocchiamo il tema legato ai lavori di riqualificazione di Piazza Garibaldi ed alle ricadute che, sul piano pratico, la programmazione e la gestione di questo cantiere ha e avrà sulle attività commerciali di Pallanza, l’Amministrazione Comunale altro non sa fare che limitarsi a cercare di rintuzzare le critiche, non essendo evidentemente in grado di dare risposte concrete agli interrogativi posti sin dal novembre scorso sia dai commercianti che dal nostro gruppo.  Delle due l’una: o non comprendono o fanno finta di non capire. 

Abbiamo chiesto chiarimenti sull’opportunità di rinviare la seconda fase dei lavori (da Via Manzoni a Viale delle Magnolie) a dopo l’estate per evitare un ulteriore impatto sulle attività commerciali facendo perdere la maggior parte della stagione estiva e la risposta è stata, prima un SI’ comunicato a dicembre ai commercianti, e poi la scorsa settimana un chiaro NO.  A tal proposito ricordiamo al Sindaco che la stagione estiva parte a fine marzo e non a giugno come forse lei pensa e perdere le festività pasquali, i ponti di maggio e di giugno, significa perdere buona parte della stagione estiva!

Abbiamo chiesto chiarimenti sui pagamenti di eventuali ristori, peraltro promessi dal Sindaco con sua lettera del novembre 2022 indirizzata agli operatori commerciali, e non c’è stata risposta. 

Abbiamo chiesto chiarimenti sulla futura collocazione dei dehors delle attività commerciali e non c’è stata risposta.

Abbiamo chiesto di organizzare un tavolo di concertazione con la presenza di tutti i capigruppo consigliari e i commercianti di Pallanza, sede in cui avremmo potuto portare il nostro contributo, e non c’è stata risposta, se non il sentirci dire di volere il male di Pallanza. 

Un clima di caccia alla streghe da parte di un’Amministrazione che, oltre a non aver saputo programmare adeguatamente un cantiere così impegnativo, non è oggi in grado di fornire semplici risposte alle questioni da noi sollevate.  A rintuzzare le nostre critiche ci si è messo ora anche l’assessore alla Protezione Civile che, ci domandiamo, cosa c’entri con l’oggetto della questione ……….  Ad ogni buon conto replichiamo al disinformato assessore ricordandogli che non si corre alcun rischio di perdere i fondi stanziati e men che meno si deve rinunciare agli stessi,  in quanto i termini per l’aggiudicazione dei lavori erano e sono il 30 giugno ‘23 e per la loro ultimazione il 31 marzo 2026 e, oggi, siamo nel febbraio 2023: termini più che sufficienti per consentire, ad un’Amministrazione di programmare adeguatamente i lavori di un cantiere così impegnativo evitando i disagi che oggi sono sotto gli occhi di tutti. Non si accampino pertanto motivazioni del tutto avulse della realtà per mascherare il dato oggettivo derivante dall’incapacità programmatoria di questa Amministrazione che è doppiamente colpevole dal momento che non ascolta e non sa dare risposte non solo a noi, ma in primo luogo ai commercianti di Pallanza.

 

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