LE DIECI PROPOSTE DEL PD PER RILANCIARE IL TURISMO NEL VCO

LE DIECI PROPOSTE DEL PD PER RILANCIARE IL TURISMO NEL VCO

La “fase 2” impone una riflessione radicale sulle scelte strategiche e politiche da adottare per il sostegno e lo sviluppo del comparto turistico locale.  E partendo da questa considerazione che la segreteria provinciale del Partito Democratico del Vco elabora un documento, osservando che occorre muoversi seguendo due direttrici di intervento: una operativa con un orizzonte temporale da attuarsi nel breve tempo, l’altra, strategica, sul medio e lungo periodo.  Pertanto la stagione in corso, sostanzialmente compromessa per la maggior parte delle attività ricettive  e con alcuni alberghi hanno già preso la decisione di non aprire, deve fornire l’occasione per un coraggioso lavoro di studio e lavoro al fine di gettare le basi la ripresa del settore. In una situazione di crisi senza precedenti, il Pd ritiene fondamentale intervenire con tutte le forze economiche, politiche, sociali per affrontare le criticità e adottare misure adeguate a rafforzare il sistema turistico del Vco e formula a tal fine le seguenti proposte:

  1. STRUTTURARE un solido coordinamento e connessione tra i laghi e le montagne al fine di accrescere l’attrattiva della destinazione turistica, allungando la stagionalità e i giorni medi di soggiorno.
  2. RIORGANIZZARE la governance e la natura del Distretto Turistico, con riforma della relativa legge regionale, perché acquisisca realmente il ruolo di coordinamento e management di tutti gli attori territoriali in materia di promozione turistica.
  3. DEFINIRE i Laghi Maggiore, Orta e Mergozzo e delle Valli Ossolane “sistema turistico locale di tipo omogenei e integrato”, affidando al Distretto Turistico riformato il compito di promuovere l’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate.
  4. SOLLECITARE una promozione turistica dell’intero territorio regionale, riconoscendo il giusto valore al territorio del VCO, meta turistica seconda solo alla città di Torino per visitatori in tutto il Piemonte.
  5. COORDINARE con legge regionale, gli enti locali e i soggetti privati, singoli o associati, perché si attivi la promozione del sistema turistico locale dei Laghi e montagne dell’Ossola attraverso forme di concertazione con gli enti funzionali, con le associazioni di categoria che concorrono alla formazione dell’offerta turistica, nonché con i soggetti pubblici e privati interessati.
  6. REGOLARE, tramite la Regione, le modalità e la misura del finanziamento dei progetti di sviluppo del sistema turistico locale dei Laghi e montagne dell’Ossola predisposti da soggetti pubblici o privati, in forma singola o associata, per perseguire le seguenti finalità:
    a) sostegno alle attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche, anche in forma cooperativa, consortile e di affiliazione;
    b)attuazione di interventi intersettoriali ed infrastrutturali necessari alla qualificazione dell’offerta turistica e alla riqualificazione urbana e territoriale delle località ad alta intensità di insediamenti turistico-ricettivi;
    c) sostegno all’innovazione tecnologica degli uffici di informazione e di accoglienza ai turisti, con particolare riguardo alla promozione degli standard dei servizi al turista;
    d) sostegno alla riqualificazione delle imprese turistiche, con priorità per gli adeguamenti dovuti a normative di sicurezza, per la classificazione e la standardizzazione dei servizi turistici, con particolare riferimento allo sviluppo di marchi di qualità, di certificazione ecologica e di qualità, e di club di prodotto,
    nonché alla tutela dell’immagine del prodotto turistico locale;
    e) promozione del marketing telematico dei progetti turistici tipici, per l’ottimizzazione della relativa commercializzazione in Italia e all’estero.
  7. CREARE il brand territoriale, riconoscibile e competitivo.
  8. PROFILARE e analizzare i turisti, individuando nuove tipologie di visitatori da attrarre (turismo di prossimità, outdoor, ecc..) sfruttando anche le misure economiche straordinarie messe a disposizione da Regione, Governo e UE.
  9. RICONOSCERE compensazioni e/o trasferimenti maggiori ai Comuni con alte presenze turistiche in rapporto alla popolazione residente, a ristoro dei maggiori costi da sostenere in termini di esternalità negative (rifiuti, decoro urbano, sollecitazione dei servizi comunali).
  10. 10. INVESTIRE nel trasporto locale e nei progetti di mobilità sostenibile all’interno del territorio provinciale e regionale, ponendo fine all’isolamento e alle conseguenti difficoltà che cittadini e turisti devono patire.Condizione essenziale perché si possa fare presto e bene, come richiesto dalle numerose attività in difficoltà, è la volontà di intenti nel fare rete tra operatori economici, lavoratori e istituzioni locali.
    Il cambio di mentalità nel settore turistico del Verbano Cusio Ossola è certamente la prima vera riforma necessaria; nella speranza che il duro lavoro e i risultati collettivi ci consentano definitivamente di riconoscere un’identità comune di questo territorio, ancora troppo spesso dilaniato da futili diatribe campanilistiche. Ormai è chiaro: non c’è più tempo!

 

 

  1. mondo capovolto 25 Maggio 2020, 21:56

    Dalla foto pubblicata risulta evidente la dimensione del campeggio isolino rispetto alla palude. Più o meno occupano la stessa superficie. Dall’immagine si vede poi l’acqua chiara del Toce entrare nel lago. È sporca di limo glaciale. Quest’anno i ghiacci perenni hanno iniziato a sciogliersi presto, prima ancora dell’inizio dell’estate. I cambiamenti climatici in atto saranno spietati. Non vedo traccia di riflessione in merito nelle proposte del PD. Stiamo abbandonando la Terra a bordo di un razzo lanciato nello spazio e non c’è ripensamento.

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  2. Molte delle cose elencate dal PD hanno già risposte, il cambio di tipologia turistica , la richiesta di qualità ambientale, la richiesta di collegamento lago montagna (c’è anche un ottima legge regionale inattuata per le PAM – Piccola Accoglienza Montana). Ma in realtà regna l’inerzia … comunque ripeto altre proposte, forse più concrete e pragmatiche, già fatte e già inascoltate:
    1-semplificare e sburocratizzare gli affitti brevi tra privati 2-recuperare soldi ove possibile (vedi opere pubbliche consegnate non a norma: individuare responsabili e chiedere i danni) 3-rivedere il costosissimo progetto del parcheggio in piazza mercato 4- rivedere il costoso progetto di parcheggio all’ex gasometro 5- fare fruttare il patrimonio pubblico anziché darlo a gestioni imbarazzanti (ex spiaggia beata giovannina) per 4 spicci (per approfondimenti chiedere all’assessore Rabaini) 5- individuare un piano parcheggi serio incentivando lo scambio bici/auto all’ingresso della città 6- guardare ad aree importanti come fondotoce con un ottica di lungo periodo e non speculativa (vedi proposta di “Italia Nostra”) 7- lavorare per un allargamento dei confini di Verbania evitando gli errori fatti per la fusione con Cossogno 8- ascoltare chi suggerisce buone pratiche da adottare …

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  3. niente affatto, per me è sempre uno spasso! Per il resto, cerco di non sfigurare di fronte al mio interlocutore, cercando di stare al passo, o almeno al suo livello, compito in questo caso per nulla difficile, anzi… Vero è che mi sembra di leggere quel famoso programma di U.V.P. Ma, visto come è andata….

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  4. Roberto pavesi 31 Maggio 2020, 20:02

    Buongiorno Renato e bentrovato. I Suoi punti sono condivisibili a parte la beata Giovannina e “recuperare soldi dove è possibile”…un pochino inquietante. Per le buone pratiche solitamente si parla di cose già concretizzate con progetti e programmi attuati e valutati. Jon idee nostre che ci sembrano buone. Saluti.

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    • credo sia il vecchio programma di UVP.

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    • per quanto riguarda le buone pratiche ho un numero considerevole di esempi già attuati, proposti e da proporre, ma soprattutto abbiamo sul territorio persone molto più preparate di me che potrebbero (e hanno fatto proposte ed esempi) essere prese in considerazione… mi sono limitato a un commento molto sintetico. PS anche la Beata Giovannina, se conoscesse come è stata concessa e a che cifra, forse sarebbe d’accordo con me, ma la ringrazio comunque di avere apprezzato la proposta nell’insieme.

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      • credo che spesso ci sia un errore di comunicazione: forse a volte qualcuno non ascoltare, come giustamente sostieni, altre volte invece si dicono le stesse cose, ma in modo diverso, oppure si affronta il problema dal lato sbagliato.

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      • Roberto Pavesi 1 Giugno 2020, 18:19

        In effetti, Renato, mi scuso ma non ho elementi per giudicare la concessione della beata Giovannina. In un discorso più ampio credo si debba davvero ricercare sul territorio persone capaci di progettare politiche turistiche. Magari con idee nuove, data la situazione. Obbiettivamente credo di averla giudicata troppo severamente in passato. Credo che uno come Lei manchi alla politica verbanese. Alquanto deludente, da sinistra a destra a parte qualche eccezione. Saluti.

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        • la ringrazio molto, in ciò che mi ha appena detto c’è tutto il senso del mio impegno. Sono una persona pragmatica (spesso lo riconosco dai toni bruschi), mi interessano le risposte e mi interessano le soluzioni, ho sempre provato a porla in questi termini partendo dai problemi causati dai motivi più svariati, ma principalmente dal fatto che oggi si confonde la politica col potere… non voglio filosofeggiare troppo, mi fermo qui. 🙂

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  5. bene, ora ci siamo.

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