LIBERA PRESENTA LA PIATTAFORMA L10 PER LE ELEZIONI

Un’Italia capace di democrazia compiuta, capace cioè di sgomberare lo spazio pubblico dalle mafie e dalla loro cultura.  E’ partendo da questo obiettivo che il coordinamento provinciale di Libera Vco entra nel dibattito che porterà alle prossime elezioni amministrative non  candidandosi e non sostenendo alcun candidato, ma  presentando L10,  una piattaforma che vuole mettere in relazione i candidati e la Pubblica Amministrazione con i cittadini avanzando loro alcune proposte per il governo della città. Dieci proposte, precise e concrete, perché legalità e trasparenza diventino buone pratiche condivise. Questo manifesto rappresenta un programma di lavoro che durerà fino alla scadenza del mandato comunale e affronta quattro i temi RAPPRESENTANZA POLITICA, TRASPARENZA, EDUCAZIONE, AMBIENTE  tenendo sempre come colonna portante la legalità. Ecco di seguito i dieci punti:

Legalità e rappresentanza

La legalità produce credibilità e fiducia nelle Istituzioni ed il Comune, primo baluardo della democrazia e della politica, è l’Istituzione che rappresenta più da vicino il cittadino.

Chiediamo, dunque, alle forze politiche e a tutti i Candidati di:

1. Non candidare e non assegnare alcun ruolo di dirigenza o di rappresentanza del partito o altra formazione politica a persone rinviate a giudizio o condannate per mafia o per reati contro la pubblica amministrazione; chiediamo, inoltre, di mantenere valido lo stesso criterio per tutte le nomine di competenza del Sindaco.

2. Celebrare la “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, ogni anno il ventuno di marzo, in ottemperanza alla legge regionale 14/2007, e attivare tutti gli interventi previsti.

3. Aderire alla rete di “Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”. Quindi, l’impegno concreto e la promozione della cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essa governati, adottando procedure che permettano di agire in perfetta trasparenza. Per tali motivi, chiediamo, nello specifico, l’adesione alla “Carta di Pisa”.

Trasparenza

La trasparenza è il principio grazie al quale il cittadino riesce a giudicare il lavoro dell’amministrazione comunale.

Chiediamo, dunque, a tutti i Candidati di:

4. Attuare rigorosamente e puntualmente il decreto legislativo 33/2013 e la legge 190/2012 riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni e le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità della Pubblica Amministrazione.

5. Sviluppare e promuovere un percorso volto alla partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche, coinvolgendoli nella governance locale, attraverso lo strumento del bilancio partecipativo.

6. Promuovere la creazione di una Stazione Unica Appaltante (S.U.A.) provinciale, organismo che centralizzi la gestione e l’assegnazione degli appalti per i comuni del VCO, razionalizzando e concentrando le risorse economiche e professionali, massimizzando le buone pratiche, prevenendo in maniera organica ogni forma di infiltrazione mafiosa ed illecita in forniture e servizi.

Educazione

I fenomeni di illegalità diffusa trovano un terreno fertile nelle situazioni di vulnerabilità e nello smarrimento di coesione sociale e di senso civico. Per questo motivo una politica attenta a queste dinamiche non può esimersi dall’affrontare questioni relative alle politiche sociali e al sostegno di buone pratiche educative.

Chiediamo, dunque, alla futura Amministrazione Comunale che:

7. L’Assessorato alle Politiche Sociali istituisca un tavolo permanente di confronto tra Enti pubblici (Comune, Consorzio Servizi Sociali e Asl), Enti privati e terzo settore (laico e religioso) sui temi della marginalità, della fragilità e del disagio sociale in un’ottica di prospettiva volta all’integrazione programmatica di questi soggetti.

8. Il Comune, nella figura degli Assessorati di competenza, promuova e sostenga percorsi di educazione alla cittadinanza in stretta collaborazione con le realtà culturali e sociali del territorio, ponendosi come ente di coordinamento.

Si ritiene opportuno che l’avvio dei lavori possa avvenire entro i primi 18 mesi di amministrazione nell’ottica di un allargamento delle prospettive sul territorio intercomunale.

Ambiente e Servizi

La necessità dei cittadini di avere servizi è una feritoia attraverso cui la criminalità organizzata può infiltrarsi nell’economia della Pubblica amministrazione. La prossima amministrazione dovrà governare nel rispetto dei referendum 2011 e considerando il Patto dei Sindaci quale principale movimento a livello europeo che coinvolga le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori.

Chiediamo, dunque, ai Candidati e alla futura Amministrazione Comunale di:

9. Impegnarsi a fare in modo che l’accesso all’acqua potabile sia considerato un diritto umano universale e che il servizio idrico non diventi bene di rilevanza economica e non possa essere privatizzato, attraverso una migliore cura degli interventi di manutenzione, che ridurrebbe gli sprechi con un risparmio di gestione, e la creazione di “case dell’acqua” nei punti nevralgici del comune; chiediamo, inoltre, di sostenere l’adesione di Verbania al Patto dei Sindaci per raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. Il sostegno di questa scelta produrrebbe anche riflessi occupazionali interessanti.

Di seguito si elencano alcuni interventi che, oltre che essere propedeutici all’adesione, possono essere attivati a costi molto contenuti e generare economie nel futuro prossimo:

  • Impianti fotovoltaici su edifici pubblici;
  • Audit energetici per edifici pubblici;
  • Acquisto di energia verde per il Comune;
  • Promozione di impianti solari termici e caldaie efficienti;
  • Promozione di gruppi d’acquisto energia verde certificata;
  • Promozione di rimozione eternit;
  • Campagne d’informazione e comunicazione.

10. Guidare i Comuni aderenti a COUB, il Consorzio Obbligatorio di Bacino Unico, verso la riorganizzazione della raccolta dei rifiuti, secondo i seguenti criteri:

  • perfezionamento della raccolta differenziata verso il traguardo rifiuti-zero;
  • incentivazione della valorizzazione dei rifiuti recuperabili in loco;
  • incremento dell’occupazione delle fasce deboli, attraverso il coinvolgimento del privato-sociale.

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