L’IMPEGNO DI ITALIA NOSTRA PER LA DIFESA DI AMBIENTE E PAESAGGIO

L’IMPEGNO DI ITALIA NOSTRA PER LA DIFESA DI AMBIENTE  E PAESAGGIO

Anche le Sezioni del Verbano Cusio Ossola e di Novara di Italia Nostra onlus,  associazione per la salvaguardia del paesaggio nazionale, hanno onorato presso Casa Ceretti la Settimana del Patrimonio culturale 2022 con la campagna ambientale intitolata “Italia salvata e da salvare”. Hanno offerto al pubblico interessato ai temi della tutela e conservazione delle bellezze che hanno reso e rendono celebre il nostro Paese nel mondo, un incontro tra le parti politiche, amministrative e cittadine su due temi di grande interesse sociale e di estrema attualità:  il recupero dei parchi pubblici storici delle coste piemontesi dei Laghi Maggiore e d’Orta  e Piano Grande di Fondotoce e Parco nazionale Val Grande con riferimento a un’occasione irripetibile per il riuso della cascina in abbandono.  Un comunicato diffuso dal vicepresidente dell’associazione Filippo Pirazzi riassume le motivazioni dell’impegno su questi argomenti.

L’occasione per suggerire i progetti relativi al primo tema deriva dalle disponibilità finanziarie del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che mette a disposizione ingenti risorse finanziarie che potrebbero consentire il recupero e la valorizzazione, a fini culturali e turistici, di un patrimonio ora in stato di abbandono, se non di vero e proprio degrado.  Italia Nostra Vco e Novara aveva individuato all’uscita del bando una dozzina di giardini e parchi di ville private trascurati e malridotti tra il Verbano e il Cusio meritevoli di recupero ai fini di una fruizione pubblica, proponendo allo Stato una scheda di fattibilità, argomentata e motivata. Cinque di questi parchi (villa Maioni ad Intra, palazzo Cioia a Suna, villa Fedora a Baveno, villa Cavallini a Lesa e Villa Nigra a Miasino) risultano al momento in fase di valutazione presso il Ministero MiC, ed entro il mese di giugno si conosceranno quali verranno ammessi al beneficio dei fondi previsti dal PNRR e in quale misura.

La seconda parte dell’incontro è stata dedicata alla presentazione della proposta di riuso funzionale della nota Cascina del Piano Grande di Fondotoce, affinché possa diventare la main hall del Parco Nazionale Val Grande, come auspicato dalle associazioni di protezione ambientale locali unite nell’idea fin dal 2019. Un riuso coerente con la vocazione dell’area entro la quale la Cascina si colloca, attraverso una proposta certamente alternativa alle intenzioni espresse dalla proprietà, ma che dovrebbe vedere protagonisti del progetto gli Enti pubblici territoriali, cioè il Comune di Verbania (prossimo ad entrare nei confini allargati del Parco), l’Ente Parco Nazionale Val Grande e la Comunità dei Comuni del Parco. La collocazione in quella sede di una serie di servizi a favore dei potenziali visitatori del Parco, darebbe a quest’ultimo una visibilità che oggi non ha: servizi logistici di accessi e visite guidate, eventi e proposte turistiche all’ordine del giorno, ricettività a misura della domanda e dell’offerta, centro prenotazioni, centro didattico e di educazione ambientale, showroom del sistema integrato delle aree protette locali, esposizione dei prodotti del territorio, foresteria giovanile, centro recupero della fauna selvatica, ecc…. Il tutto secondo le linee guida della vera sostenibilità e attraverso un’accurata operazione di recupero dell’architettura rurale del sito, reso autonomo rispetto ai propri bisogni energetici, ad esempio attraverso il recupero delle torri silos per lo sfruttamento di energia eolica e le ampie superfici coperte trasformate in parchi fotovoltaici. Non quindi l’ennesimo ufficio turistico, spesso chiuso nei giorni e negli orari di affluenza dei visitatori, distributore improduttivo di pacchi di depliant, ma un vero e proprio portone di accoglienza e fruizione, suggeritore di pacchetti soggiorno e vacanza nei parchi del Vco, competente ed esperto.

Italia Nostra lamenta che ancora una volta purtroppo sia mancato il confronto con il Comune di Verbania, pur presente con il proprio assessore di riferimento ma che evidenti impegni ha dovuto abbandonare l’incontro prima di poter intervenire. Ritiene comunque che il confronto sul tema del Piano Grande tra Associazioni e Amministrazioni non dovrà più essere eluso dall’amministrazione in carica, alla quale viene chiesta una formale convocazione.    

 

Nelle foto cascina Piano Grande, Palazzo Cioia, Villa Maioni e una fase dell’incontro

 

  1. Non mi stupisce tanto la mancanza dell’ amministrazione, che da sempre è piuttosto refrattaria alle tematiche di salvaguardia ambientale, quanto l’assenza dei consiglieri comunali (di maggioranza e di minoranza) , che hanno palesato , mancando anche questo appuntamento , un disinteresse a confrontarsi (ancora una volta). Spiace poi notare , che i giovani sono spesso i grandi assenti, forse rassegnati? Forse disillusi?

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  2. caro marco, hai ragione: è il c.d. paradosso di Bobbio….!

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